sabato 27 agosto 2011

L'ISPIRAZIONE - STEFANO BENNI

HO DORMITO CON TE TUTTA LA NOTTE - PABLO NERUDA

QUESTI ULTIMI ANNI - LUCIANO ERBA



Questi ultimi anni avuti in premio

hanno a volte il gusto un poco sfatto

di certe scatolette di tonno

che si mangiano ai bordi del torrente

sull'erba corta, dopo una camminata:

il vino è fresco

la bottiglia tra sassi e corrente

ALBERT CAMUS



Un impiegatuccio in un ufficio postale è pari a un conquistatore se la consapevolezza è comune ad entrambi.

GABRIELE D'ANNUNZIO



Ci sono certi sguardi di donna che l'uomo amante non scambierebbe con l'intero possesso del corpo di lei.

PLURALISMO



L'AMORE NON HA RELIGIONE - CHECCO ZALONE

BANANA YOSHIMOTO



Un giorno sarebbe finito tutto, come quando un frutto cade dall'albero. Anche le cose più belle cambiano. Ma nessuno può prevedere come succederà, ne quando.

FASTIDIO



Mi siedo e penso a come ho passato questi ultimi due giorni: poche parole per riassumere quarantotto ore. Non mi viene nulla, nessuna emozione, nessuna impressione, nessun spunto di riflessione, nemmeno un aneddoto buffo.

Solo indifferenza, noia, irritazione e fastidio.

BERNARDO BERTOLUCCI



Alla sua uscita , nel 1970, Il conformista incassò oltre 200 milioni di lire (un record per un film d’autore) . Non ha paura che il pubblico di oggi non sia più in sintonia con i temi del film?



“Al centro del film c’è un uomo, IL Marcello interpretato da Jean Louis Trintignant, che per nascondere la propri diversità sceglie di essere uguale alla massa che lo circonda , così diventa fascista e si trasforma nel killer del suo maestro , un professor antifascista. Il conformista era ambientato nel 1937 , ma anche oggi non mi sembra difficile trovare chi è disposto a tradire i propri ideali per salire sul carro dei vincitori. I conformisti non muoiono mai!”



Allora il film conquistò con le sue immagini di ambigua bellezza , ma ci fu chi, come Calvino , criticò duramente una ricostruzione stonata … falsa… incapace di evocare lo spessore storico d’un epoca



“Fino ad allora, il passato dell’Italia era stato raccontato da una chiave neorealistica. Io volevo staccarmi da questa eredità. Guardavo al cinema francese e americano degli anni Trenta. Per questo ho girato molte scene all’Eur , un quartiere nato col fascismo ma finito dalla Dc. Era un modo per raccontare per immagini la continuità storica di un personaggio come Marcello”



In questa nuova edizione è stata reintegrata una scena mai vista , il ballo dei ciechi



“La Paramount mi aveva chiesto di ridurre il film, per problemi di programmazione, di 4 o 5 minuti”



Ripensando all’insieme della sua opera , balza all’occhio la passione cinefila, fatta anche di citazioni e omaggi , e poi la propensione al racconto melodrammatico ma questo non vuol dire che lei trascuri la lettura politica. Anzi…



“Anche quando racconto il passato, non posso fare a meno di confrontarmi con il presente che mi sta intorno. E questa contemporaneità finisce sempre per entrare nei miei film. A volte più mediata , a volte meno”



Si vede di più nei film ambientati in Italia : “Prima della rivoluzione” , “Novecento”, “La tragedia di un uomo ridicolo”, “Ballando da sola..”



“Nei miei film c’è sempre l’aspirazione a una specie di redenzione finale , alla ricerca di una possibile conciliazione degli opposti. Ma in quelli che ho girato in Italia riesco meno a risolvere i conflitti. Probabilmente mi sento troppo parte in causa”



Una tensione che a volte il cinema italiano sembra dimenticare..



“A volte la noto anch’io. E’ come se spesso mancasse la convinzione di quello che si gira , come se non ci fosse la voglia di andare davvero a fondo. Vorresti a trovare passione e invece trovi solo proclami , ideologie , idee lasciate a metà. Trovi anche molta professionalità ma non basta. Io non potrò mai dimenticare che quando Sergio Leone mi chiamò per sceneggiare C’era una volta il West , la prima cosa che mi chiese era come sparassi. Se impugnassi la pistola solo con una mano o se la usassi tutte e due. A me sembrò un marziano , ma aveva ragione : bisogna credere in quello che si fa. E metterci tutta la passione che si ha dentro. Il suo successo lo dimostra”







E il suo prossimo film, Io e te, dal romanzo di Niccolò Ammaniti , come sarà? E’ ambientato in Italia : ci sarà uno spazio per la politica?



“Certo, perché nella cantina dove si nasconde il protagonista dovrà fare i conti anche con il passato rimosso dell’Italia , attraverso la vestigia di un appartamento che è stato ammassato lì sotto. Anche lì ci sarà l’Italia che torna a farsi sentire e interrogare”



Ha già scelto gli attori?



“Il protagonista quattordicenne sarà Jacopo Olmo, un esordiente assoluto. La sorellastra che invade la sua quiete è Tea Falco , un’artista siciliana che lavora molto con la fotografia e che ha fatto una comparsa nei Viceré di Faenza”



E l’idea di girarlo in 3D?



“L’ho abbandonata . All’inizio pensavo che potesse aggiungere un tocco di magia a un ambiente claustrofobico come la cantina dove si svolge quasi tutto il film , ma dopo alcune prove mi sono accorto che è troppo macchinoso passare da una scena all’altra. E nel mio cinema una scena genera subito la successiva: ho bisogno di girare in fretta”



Nei suoi ultimi film i protagonisti sono spesso giovani se non giovanissimi. C’è qualche legame col fatto che lei non ha figli?



“Perché no? Può darsi benissimo che il mio desiderio di paternità si materializzi nei miei film. Quando ho girato The Dreamers ne ho avuto la sensazione nettissima”

HIGH & DRY. PRIMO AMORE - BANANA YOSHIMOTO



Yuko è in grado di vedere cose che gli altri non vedono, e di indovinare i desideri e i pensieri di chi le sta intorno grazie a una sensibilità fuori dal comune. Compiuti quattordici anni, tutto sembra assumere sfumature misteriose, e il mondo si popola di bizzarre creature. Yuko sta imparando ad assegnare un colore a ogni stato d'animo e a ogni emozione; a insegnarglielo è Kyu, il suo maestro di disegno, che ha il doppio dei suoi anni. Quando dal fusto di una pianta fuoriescono degli strani omini verdi, loro sono gli unici a vederli. Nello stesso istante, Yuko assapora l'incanto sottile del primo amore. Sospesa tra realtà e immaginazione, un'adolescente va incontro alla vita accompagnata dagli affetti più cari, e scopre, giorno dopo giorno, i turbamenti del cuore, la tenerezza dei sentimenti e la difficoltà di diventare grande.

ANNUNCI



1 Evita mostri linguistici tipo “offronsi”. 2 Cerchi qualcuno interessato al tuo bellissimo frigorifero vintage anni sessanta? Prova con la nettezza urbana. 3 Su Craigslist c’è tutto, meno quello che stai cercando. 4 Superbo, prestigioso, raffinatissimo: il bisogno di denaro ti autorizza all’uso di aggettivi ridicoli. 5 “Un’abbagliante ape regina con grosso pungiglione che riceve in appartamento privato” non è la donna che stai cercando. O forse sì.

martedì 23 agosto 2011

CASSIA ELLER











E' TRISTE



Non è male

sentirsi fondata.



La mossa

della bottiglia

ti fa risalire,

come lingue verdi.



Tornare giù

da crepuscolare

da fine temporale



è triste.



NON ME LO ASPETTAVO.

Stamani sentivo la presenza di me se stesso davanti ai miei pensieri. Ho potuto guardare la realtà e mi ci sono dilungato.



Stasera leggevo parole che sembravano svuotarsi del loro significato: così mi è sembrato. Parevano stonate, suonavano forzate. Ne sono rimasto sorpreso, non me lo aspettavo. Ma ho lasciato andare questi pensieri atroci cosicchè li ho visti sparire giù verso la cascata azzurra.







lunedì 22 agosto 2011

BADIA A PASSIGNANO



E' stata una giornata caldissima. Sono rientrato a lavoro e tutto sembra volgere al peggio. Bah... non ci voglio pensare, voglio invece proprio pensare che ogni cosa prenderà una piega inaspettata.



Stasera prima di tornare a casa mi sono fermato un'oretta con una ex-collega e la sua famiglia. E' stato bello. Io sono sempre confuso,imbarazzato e frettoloso; spesso cado in gaffes tremende, ma non mi importa della mia vergogna: sono contento di conoscere persone così affettuose.

domenica 21 agosto 2011

I PINGUINI DI MR. POPPER

SGUARDO - NADER NADERPUR



Sul vetro incrinato,

aveva il ragno tessuto una tela.

Sul vetro,

il diamante dei tuoi occhi.

tracciò una riga.



In frantumi, il vetro

ruppe il silenzio degli alberi.



Restarono solo i tuoi occhi

e la luna:

nel mio sguardo cucirono,

insieme,

il loro sguardo.

EVE ARNOLD











MUSICA - VANESSA DA MATA

PER QUESTO DILAGA LA DEPRESSIONE! - TIZIANO TERZANI



Dopo cena m'ero messo a poppa, sdraiato sulla assi di legno. Con lo sguardo perso nell'infinità del cielo, ero distratto solo dai pensieri che giocavano a rincorrersi e mi parve che, grazie all'indovino di Hong Kong, stavo ritrovando non solo il piacere di viaggiare, ma anche quello di vivere. Non avevo più angosce, non sentivo come un dramma il passare delle giornate, ascoltavo chi mi parlava, godevo di quel che mi succedeva attorno, avevo agio per mettere ordine nelle mie impressioni, per riflettere. Avevo tempo e silenzio: qualcosa di così necessario, di così naturale, ma ormai diventato un lusso che solo pochissimi riescono a permettersi. Per questo dilaga la depressione!+

sabato 20 agosto 2011

ED I BASSOTTI?



Clamorosa gaffe della cancelleria del tribunale di Napoli, che ha convocato come testimoni in un processo per contraffazione niente di meno che Titti, Paperina, Paperino e Topolino. Probabilmente per un lapsus di chi lo ha redatto, è stata emessa una convocazione a comparire “quali testi nel procedimento penale 6342/05″, nei confronti di un cittadino cinese accusato di aver contraffatto diversi gadget con le immagini dei personaggi dei cartoni animati. Il tutto con tanto di timbro: “Io ufficiale giudiziario, richiesto come in atti, ho per ogni legale effetto notificato l’atto che precede a: Titti, Paperina, Paperino, Topolino”.

La cosa stupefacente non è tanto l’errore in sé della cancelleria, dato che errori possono sempre accadere, ma il fatto che la burocrazia italiana sia talmente farraginosa che nessuno abbia fermato l’atto, consentendogli di percorrere l’iter completo. Non deve quindi sorprendere che, secondo alcune statistiche, in Italia ben 1/3 dei processi subisca ritardi o peggio a causa di difetti nella notifica, come probabilmente accadrà al procedimento 6342/05, dove non sono stati convocati i legali rappresentanti delle aziende danneggiate ma i personaggi contraffatti.

FRANCO



Franco Battiato crede nella reincarnazione. Ha interpretato molte vite : pittore , scrittore, regista, mentore , operista. Ama schermirsi , definire grossolano ogni tentativo di interpretazione del reale , cambiare l’abito. Durante un tour a Manchester vide una scritta sul muro che invitava ad arruolarsi. Si appropriò dell’idea e scrisse una canzone. Poi usò la frase per inclinare ereticamente il piano del disco



Vuole pensionare gli addetti alla cultura

“Alla furia iconoclasta e dissacrante , in “Up patriots to arms” univo l’autoironia. Cantavo le pedane piene di scemi che si muovono e parlavo anche di me”

Riemergeva dalla musica elettronica

“Ho avuto una fortuna spudorata. Lei non ha la minima idea di cosa fossero davvero gli anni Settanta. Un delirio di suoni , viaggi improbabili, slogan inutili. Un’ipnosi collettiva , non sempre lieta”

Ricordi?

“La sperimentazione era puro pauperismo. Interpolavo le composizioni aiutandomi con il Revox, uno strumento a nastro che avevo dominato a fatica, da autodidatta”

Cova qualche nostalgia?

“E’ incredibile che qualcuno abbia creduto nella mia follia.Quando un po’ rivendicativi e fintamente nostalgici mi dicono “Franco , ti ricordi quando venivamo a vederti in quattro?”, mi irrito. L’approvazione unanime non è masi tata un mio problema. Non sapevo neanche che hit parade significasse classifica”

Erano in quattro o era una balla?

“Non è vero ma non me ne è mai importato nulla. Il successo non era ancora diventato una legge di natura. Se cerca l’artista originale e incompreso casca male. Non ho mai sofferto perché il pubblico non mi assecondava. E comunque, tra il ‘72 e il ‘74, i miei primi due dischi superarono le 20 mila copie”

Quali erano i suoi riferimenti?

“Le influenze sono complesse. Mi sono progressivamente arricchito di insegnamenti che non posso considerare causali. Ho scoperto la meditazione quando ero sopraffatto dalle nevrosi , i mistici quando la necessità di una sfera spirituale diventò urgente e i tibetani da dieci anni studiandoli dal 1100 ad oggi. Praticamente, non leggo altro”

Battiato aspira ancora all'ascesi?

“Nella vita ho incontrato persone interessantissime e confrontato punti di vista. Più di tutti ho osservato. Aeroporti , comportamenti, malinconia. Ho imparato che le categorie sono la cosa più stupida che esista. Ho visto intellettuali volgarissimi , geni e tassisti filosofi”

A Milano divenne amico di Giorgio Gaber

“Giocavano a poker a casa sua con Roberto Calasso e sua moglie Fleur. Il premio , per chi vinceva, erano i libri Adelphi. Ho conosciuto i russi , gli americani, i francesi , la letteratura. Era un bel periodo. La sera in cui Ombretta Colli conobbe Calasso gli disse “Senti Roberto , io scrivo poesie , ti sarei grato se la potessi leggere”. Turò fuori e glielo porse. L’altro lo prese , lievemente in imbarazzo e poi rise. Il foglio era bianco, fu spiritosa”



Oggi Battiato è un uomo diverso?

“Quando qualcuno mi chiede di che segno sono, rispondo “ero dell’Ariete”

Perché decise di cambiare?

“Non volevo rimanere lo stesso artista di sempre. Non è il pubblico ad aver mutato parere su di me. Sono io che ho cambiato genere, decidendo di spostarmi con un certo apparente cinismo verso la musica commerciale”

Le spiace se parliamo di politica?

“Se proprio vuole”

Silvio Berlusconi sta tramontando?

“Somiglia a una vecchia gloria in declino che alla prima bottiglia piovuta sul palco, in un istante, capisce che la festa è finita”

Come ha fatto a rapire il senso comune?

“Certi programmi televisivi radicano il proprio consenso in un’area che , al pari dei rettili, accudisce solo tre esigenze fondamentali. Mangiare, defecare, procreare”

Procreare?

“Fare l’amore è già un concetto di ordine superiore”

Per Radio Varsavia subì un processo popolare . Le diedero quasi del fascista

“I totalitarismi sono osceni. Comunque destra e sinistra mi annoiano. Cerco complessità differenti, più alte”

La classe politica non la convince

“Non si può sparare nel mucchio. In generale , la detesto. Alcuni politici spendono in trucchi e illusionismi e negano le pensioni sociali. Quando vedo famiglie che risparmiano 5 euro mi sento male”

Povera patria?

“Il Paese divide in tre micronazioni. Una schifosa, un’altra disillusa, che se ne frega di chiunque e l’ultima , che è eccezionale. E’ incredibile che nessuno abbia fatto una rivoluzione per liberarsi di manigoldi e cricche”

Duro

“Giusto. Quelle è gente capace di buttare via trenta milioni di euro per una piscina il cui tetto crolla ancor prima dell’inaugurazione o stanziarne seicento per un G8 mai realizzato. La moglie di un noto gentiluomo di Sua Santità attingeva direttamente ai finanziamenti statali. Se mi sono spiegato”

Chiarissimo

“Allora devo essere severo e notare che l’opposizione ha sicuramente qualcosa di non limpido da nascondere”

Lei è più arrabbiato di Beppe Grillo

“Grillo la sa lunga e ha rivelato non poche verità. Ma è troppo agitato e rischia di respingere. Se calma l’eloquio , si farà capire anche da chi si rifiuta di ascoltarlo”

Le donne nella politica del 2011?

“Non riesco a considerare le moderne ministre alla stregua di esseri umani tradizionali. Forse è un problema visivo. Portano occhiali eccessivi , montature allusive , sembrano le professoresse di certi film pornografici che a un tratto , senza preavviso, si rivelano”

Non l’abbiamo mai vista partecipare a un dibattito politico. Ascoltandola , non è difficile intuire il perché

“Sarei dovuto andare da Santoro , ma non mi potevano garantire l’assenza di parlamentari. Odio litigare , ma sapevo che con loro , in pochi minuti, si sarebbero il limite della decenza. E all’impudicizia bisogna rispondere , scendendo in campo aperto. Con i professionisti del nulla perdi. Perdi sempre. Il problema è un altro”



Quale Battiato?

“Io sono contrario alle cavallerie pelose. Ricorda quando Veltroni , con la sua imperturbabilità si presentò alle elezioni sostenendo di stimare Berlusconi?”

Non disse esattamente così

“Lo fece capire e partì male. Se avesse detto “Io con questo signore non parlo , fino a quando non smetterà di insultarci”, gli avrei creduto. La gentilezza formale opposta agli slogan non ha aiutato chi cercava un’alternativa”

Questa è un epoca per gli sdoganatori come li chiamava Arbasino

“I pappagalli , ma sarebbe più giusto chiamarli servi, sono abituati a ripetere a memoria la lezioncina”

In Italia siamo rapidi a deificare e abbattere illusioni in un lampo

“E’ una vecchia storia. Questo è il Paese del colonialismo che infilzava i bambini libici con le baionette. Del fascismo alleato con i tedeschi che tagliavano la gola con le corde di violino perché la sofferenza durasse più a lungo. C’è una zona nera , di una violenza inaudita”

Spera nei giovani

“Mai stato giornalista , neanche nell’adolescenza. Puntavo alla vecchiaia e in effetti, mi trovo meglio adesso. Il vitalismo dei 16 anni è un inganno. Senza l’esperienza mancano gli strumenti per orientarti”

Lei li possiede?

“Li cerco. Quando ascolto qualcuno che ha i mezzi per interpretare la realtà mi inchino. Lo riconosco come simile”

Lei vive a Milo, in un eremo tra pietre, soile, vulcani e silenzio. Insegue come in una sua vecchia canzone “La misantropia celeste di Benedetti Michelangeli”?

“Non sono un misantropo. Provo compassione, conservo amicizie , amo la compagnia non meno della solitudine. Ho vissuto un’infanzia tribale con compagni di strada con i quali condividevo l’avventura di un genitore emigrante”

Suo padre saliva sui piroscafi , sudava nei porti e sembrava un manifesto vivente del Nuovo mondo

“Amava la musica , ma temeva che ne facessi un mestiere. Era spesso lontano e i soldi erano pochi. Sono cresciuto tra le donne. Con mia nonna , mia madre Grazia, una mia zia sarta e un gruppo di allieve che avrebbero fatto impazzire Roman Polanski. Divertimento puro. Attraverso la loro semiologia sentimentale , i racconti e la descrizione del contesto ho imparato a leggere i volti e ciò che trasmettono”

Battiato è lombrosiano?

“Non sono così schematico. Per me la sua fisiognomica è una questione di vibrazione. Di empatia con il prossimo. Se sento che la persona che mi sta davanti e non per motivi estetici, che pure contano, non mi piace, io scappo a gambe levate”

La sua spiritualità ogni tanto esonda. Con la chiesa del teologo Joseph Ratzinger non è stato tenero in passato

“Come diceva Jung, un conto è la teologia, altro è l’esperienza”

Però lei suonò per Wojtyla

“Mi chiamò un dirigente dell’Emi “A Battia’ , te cerca er Papa”. Riflettei il giusto e poi andai”

Da trent’anni , la critica musicale la incensa senza percepibili dissonanze. Al cinema le cose vanno diversamente. Il suo “Musikanten” al Festival di Venezia è stato fischiato

“Quando la critica non codifica, stronca. Venezia purtroppo è quel che è. Una gogna dove il gaudio massimo è il dileggio. Durante la proiezione entrarono ragazzi che telefonavano e ridevano”

Inaccettabile?

“Non so se li abbia mandati qualcuno, ma in un Paese serio i critici si alzano e bloccano immediatamente la proiezione. Invece non è successo niente. E’ triste. Capita anche ai maestri comunque”

A chi si riferisce?

“Sono andato a vedere L’albero della vita e la gente sembrava a un concorso di barzellette. Malick avrebbe potuto tagliare qualcosa , ma meritava rispetto”

Lei però continua a pensare al cinema

“Preparo un’opera su Hendel. Il mio documentario su Gesualdo Bufalino è stato proiettato in Mezza Europa. E il pubblico altrove è più libero. Da cantante posso fare qualsiasi cosa. Dietro la macchina da presa sono in viaggio. Cerco lo straniamento , una fotografia impervia , la mia maturità. Ho molto da dire , mi creda”

Chi la conosce la descrive permaloso. Ha ascoltato l’imitazione di Fiorello?

“Fiorello è simpatico. Ci siamo incontrati “La potresti fare meglio”, gli ho detto. “Esageri con l’accento siciliano”

Lui?

“Si è divertito . L’avevo studiata e ho scambiato i ruoli “Un oceano di silenzio, scorre lento..”. Non voleva crederci”

Tra il 1979 e l’82 vendette un milione e mezzo di dischi. Poi confessò che considerava “Centro di gravità permanente” un motivo banale salvato da un buon testo. Un’abiura?

“Che le posso dire?Ancora oggi eseguo in concerto alcuni pezzi di allora. Gli sono affezionato. Cambiamo tutti e , invecchiando , andiamo all’essenziale. La mia radice è assolutamente metafisica. Non avrebbe bisogno di parole né di spiegazione”

Progetti?

“Ultimamente ho lavorato a un’opera su Bernardino Telesio. Abbiamo debuttato a maggio al teatro Rendano di Cosenza che ce l’ha commissionata. MI ha fatto bene . Preferisco essere in una zona in cui la necessità di comunicare urgentemente sia bandita come la peste. E’ la mia natura”

MI SONO SENTITO BABBO DAVVERO



Oggi sono stato con Vittoria al cinema. Siamo andati a vedere "I pinguini di Mr. Popper". L'ho sistemata accanto a me, munita di pop corn (mega secchio) e la bottiglia di acqua Panna (ormai vuole solo quella con il dosatore). Sono iniziati i trailer e nel buio fra l'interruzione di uno e l'inizio di un altro, mi cercava il braccio. Quanto si è divertita! fra le facce di Jim Carrey ed i Pinguini scatenati (Capitano, Urlacchia, Amoroso, Mordicchia, Tontino, Puzzoso), risuonavano nel cinema vuoto le risate senza pudore di Vittoria: piene, gioiose, di pancia, felici. Le ragazzine di tredici, quattordici anni la guardavano e ridevano. Mi sono sentito babbo davvero.

SOSPESO



Con te

alzo i talloni,

come in un bacio.



Dimentico l'osmanto,

l'eleganza della tigre,

l'eco argento delle gole.



Stacco il pian terreno,

arrendo il peso all'aria,

mollo ruggine e ringhiera.



Con te

il meglio di me.

THE ADVENTURES OF RAIN DANCE MAGGIE - RED HOT CHILI PEPPERS

domenica 14 agosto 2011

ERIC-EMMANUEL SCHMITT



Da: ""La scuola degli egoisti"



Dio si affacciò alla finestra e si chiese perchè avesse fatto tutto ciò che c'era. Perchè quei mantelli e quei cappelli che vanno avanti e indietro in continuazione? A che mi serve l'uomo che ride laggiù, o la donna che arranca sotto il preso del suo fagotto? Che m'importa del selciato, della pozzanghera, della spazzatura, del fango? Perchè quel vecchio, perchè quel bambino? No, davvero, perchè l'ho fatto?

LA SCUOLA DEGLI EGOISTI - ERIC EMMANUEL SCHMITT



Pubblicato la prima volta in Francia nel 1994, "La scuola degli egoisti" esce dalla fucina del miglior Schmitt. Un ricercatore di filosofia si imbatte nel nome di Gaspard Languenhaert, oscuro filosofo del Settecento propugnatore di una singolare "filosofia dell'egoismo". In base a tale dottrina il mondo non esiste in quanto fatto oggettivo, ma è semplicemente una proiezione mentale dell'individuo. Le tracce storiche sul bislacco personaggio sono estremamente scarse, sembra addirittura che nel tempo qualcuno le abbia fatte volutamente sparire, e il nostro intraprende quindi una caccia per biblioteche, archivi e soffitte di castelli alla ricerca di documenti che dimostrino la reale esistenza di Languenhaert e spieghino la sua arcana filosofia. Attraverso le scoperte del ricercatore il lettore viene a conoscenza della strana dottrina dell'uomo che affermava di essere l'unica entità realmente esistente, e della vita assurdamente comica da lui condotta in un mondo che, sempre secondo la sua dottrina, non è "vero", ma deriva dalla sua mente. Il tutto culmina in un finale a sorpresa che racconta come il mondo, negato dal filosofo, non abbia conservato di quest'ultimo alcuna traccia.

martedì 9 agosto 2011

SHIMBALAIE - MARIA GADU'

BAUTTA



, rar. bauta, n.f. [pl. -e] 1 costume in uso a Venezia nel sec. XVIII costituito da una mantellina di seta nera provvista di cappuccio, sul quale si portava il tricorno, e da una mascherina pure nera che lasciava visibile la parte inferiore del volto 2 ( estens.) la persona che porta la bautta 3 mascherina che ricopre soltanto la parte superiore del volto



¶ Dal veneziano baùta, prob. deriv. di bava; cfr. bavaglio.

sabato 6 agosto 2011

RIMORCHIARE A MONTECARLO


1 Non importa quant’è lungo, il tuo yacht sarà sempre il più piccolo del porto. 2 Per arricchirti al casinò, lascia stare il miliardario e punta direttamente al croupier. 3 Per consigli di etichetta rivolgiti a Caroline, ma per quelli sugli uomini fidati solo di Stéphanie. 4 Gli uomini con una macchina sotto i 1.900 di cilindrata possono ambire solo al personale di servizio o alle turiste ubriache. 5 Se ce l’ha fatta una nuotatrice sudafricana, puoi diventare principessa anche tu.

TANGO FOR PIANO - IGOR STRAVINSKY

QUEL CHE RESTA DELLA FESTA


L’idea di festeggiare sparando colpi di pistola in aria non ci è mai sembrata intelligente. L’idea di festeggiare con un fucile automatico, dato in mano a una persona che non sa maneggiare le armi sia idiota. E potenzialmente tragico, come è avvenuto in un villaggio turco dove (benché sia ovviamente vietato dalla legge) qualcuno ha avuto la brillante idea di dare un AK-47 in mano ad un neo-sposo, appena conclusa la cerimonia.

La potenza dell’arma sarebbe una sorta di indicatore di buona fortuna, e per questo capita spesso che nelle zone rurali della Turchia, come in diversi paesi del medio Oriente, i matrimoni vedano utilizzate armi da guerra anziché confetti, nonostante gli sforzi delle autorità per impedire questa pericolosa pratica.
Sfortunatamente lo sposo, come abbiamo anticipato, non era particolarmente abile con le armi, e il fucile gli è scivolato, colpendo con una sventagliata di colpi la piccola folla presente alla celebrazione. Tre persone sono rimaste uccise (il padre dello sposo e due zie), e una decina ferite, tra cui anche diversi bambini.

ANCHE TU SEI L'AMORE - CESARE PAVESE

IL CUORE E' PIENO DI FARFALLE D'ORO - NINO OXILIA


Il cuore è pieno di farfalle d'oro
che volano e scintillano.
Cento campanellini squillano
dentro di me con lieve
ritmo argentino.
I pensieri compaiono, scompaiono,
giocano a rimpiattino,
fanno a palle di neve...
E il verso brontola...
Sono stanco delle parole
consuete.
Ho sete
di cantarti, o cuore,
liberamente
saltando ridendo piangendo d'amore.

INCEPTION - CHRISTOPHER NOLAN

SETTIMANALI SCANDALISTICI


1 Non è necessario leggere l’articolo che accompagna le foto in topless di Alessia Marcuzzi. 2 Protesta contro la decadenza morale della politica: salta gli articoli su Ruby. 3 Se sei Ruby, ignora la regola precedente. 4 Per sentirti al centro del gossip, chiudi Novella 2000 e comincia a spettegolare su tutti i vicini di ombrellone. 5 La trascrizione di una tua telefonata è finita sul giornale? Complimenti, Murdoch ha deciso che sei famosa.

POMATTA


luogo riparato, soleggiato anche d’inverno.

STAGE DOOR - FRANCO BATTIATO



Mi sembra di viaggiare
in zone rarefatte del pensiero,
dove si affina la mia disposizione a vivere
che si inebria di stili e discipline.
In un insieme irridente di parche voglie,
celebro il mio vanto i miei sensi la mia unicità.
Furono giorni di stanchezza assurda e depressiva,
di una totale mancanza di lucidità.
Quando ti chiedi in qualche letto sconosciuto,
che cosa hai fatto e perchè vivi in tanta estraneità.
Sapessi che dolore l'esistenza
che vede nero dove nero non c'è n'è.
Il fatto è che non posso più tornare indietro
che non riesco a vivere con te ne senza di te,
credimi.
Ma io vorrei essere un'aquila vedere il piano del mondo
che inclina verso di noi e le leggi che si inchinano
lanciarmi a inseguire il tuo deserto
e i poteri solenni e le porte dorate cominciare di nuovo il viaggio

L'ULTIMA CORSA PER WOODSTOCK - DEXTER COLIN


In questo, che è il primo romanzo della serie, due ragazze a Oxford attendono alla fermata l'ultimo autobus per Woodstock. Il bus è in ritardo e le due ragazze si incamminano a piedi sperando di trovare un passaggio. E lo trovano perché dopo un po' una macchina si ferma e le fa salire a bordo. Passaggio fatale per una delle due, che verrà ritrovata assassinata poche ore dopo. L'ispettore Morse inizia l'indagine con l'aiuto del sergente Lewis, suo aiutante (in questa e in tutte le avventure che seguiranno). La verità si fa strada con difficoltà e non sarà una scoperta facile né felice.