lunedì 19 agosto 2013

OPEN - ANDRE' AGASSI

-"I critici sportivi mi fanno a pezzi per il mio entourage. Dicono che viaggio con tutta questa gente per alimentare il mio ego. Dicono che ho bisogno di circondarmi di così tante persone perché non so stare da solo. In parte hanno ragione. Non mi piace essere solo. Ma le persone che ho intorno non sono un entourage, sono una squadra. Ne ho bisogno per la loro compagnia, i loro consigli e per una sorta di formazione continua. Sono il mio equipaggio, ma sono anche i miei guru, il mio gruppo di esperti. Li studio e prendo qualcosa da ognuno. Un’espressione da Perry, una storia da J. P., un atteggiamento o un gesto da Nick. Imparo a conoscere me stesso, a creare me stesso imitandoli. In che altro modo potrei farlo? Ho trascorso l’infanzia in una cella d’isolamento, l’adolescenza in una camera di tortura".
- "Ci sono un sacco di belle cose in serbo per te al di là della stanchezza. Stancati, Andre. È lì che conoscerai te stesso. Al di là della stanchezza."