La sofferenza delle fotografie:
nudo dolore monocromo,
sanguinante attimo fermo,
piccole celle del tempo morente.
Tumescenza putrescente dei nostri vecchi giorni,
clip feroce della nostra video memoria.
Rimane solo l’elusione, adesso.
E il ritorno rapido del ricordo
che, assassino, uccide due volte.
martedì 29 aprile 2008
giovedì 24 aprile 2008
martedì 22 aprile 2008
PAROLE
Se le parole fossero quiete
come l’incedere lento del fiume
e scivolassero piano dalle labbra
suonando soltanto!
Potessero fare come l’aurora boreale
o come il fiume dentro il mare!
Senza parlare,
come gli occhi del mio amore,
come l’incedere lento del fiume
e scivolassero piano dalle labbra
suonando soltanto!
Potessero fare come l’aurora boreale
o come il fiume dentro il mare!
Senza parlare,
come gli occhi del mio amore,
venerdì 18 aprile 2008
mercoledì 16 aprile 2008
TRE AQUILONI
Il bambino e l’aquilone”
Corro per i pendii scoscesi dell’entusiasmo,
inseguito dal cervo del cielo
nell’imponente trasmigrazione dei miei sogni.
“l’uomo e l’aquilone”
Nei miei occhi di cartapesta
si colora ancora un cielo sgargiante.
Seppure m’inganno,
rimango ancora stretto a quest’esile filo.
“Il vecchio e l’aquilone”
Come i cari soldati d’autunno,
tremanti nei vortici aleggiano i coriandoli.
Ed io, così diverso ed uguale,
li vedrò cartastraccia.
Corro per i pendii scoscesi dell’entusiasmo,
inseguito dal cervo del cielo
nell’imponente trasmigrazione dei miei sogni.
“l’uomo e l’aquilone”
Nei miei occhi di cartapesta
si colora ancora un cielo sgargiante.
Seppure m’inganno,
rimango ancora stretto a quest’esile filo.
“Il vecchio e l’aquilone”
Come i cari soldati d’autunno,
tremanti nei vortici aleggiano i coriandoli.
Ed io, così diverso ed uguale,
li vedrò cartastraccia.
venerdì 11 aprile 2008
mercoledì 9 aprile 2008
IL CREMISI
Oltre i limiti della immaginazione
si aprono i cancelli della realtà,
Il suono espanso dilata la visione
al di là del baratro cremisi,
l’alchimia del pensiero
produce i vasti paesaggi del trapasso,
tavolozza di colori.
E l’inaccessibile e inesprimibile,
continua variazione di luce
convulsamente porta triste delizia.
Il viatico si slarga improvviso,
ruotando, svuotandosi
si aprono i cancelli della realtà,
Il suono espanso dilata la visione
al di là del baratro cremisi,
l’alchimia del pensiero
produce i vasti paesaggi del trapasso,
tavolozza di colori.
E l’inaccessibile e inesprimibile,
continua variazione di luce
convulsamente porta triste delizia.
Il viatico si slarga improvviso,
ruotando, svuotandosi
sabato 5 aprile 2008
venerdì 4 aprile 2008
mercoledì 2 aprile 2008
IL CANE
Tra i ricordi….
intravedo automobili blu
attraversare nell’aria spruzzi d’acqua,
viaggiare per strade bianche,
attraversare estese pianure assolate.
Intuisco il velluto
sotto le mie piccole gambe bianche
e mi sovvengono quei miei piccoli occhi,
così grandi.
L’erba tagliata assorbiva i profumi del bosco;
i campi arati, inebriati dai getti d’acqua dell’irrigazione;
le ginestre troppo alte in quell’immenso mare giallo.
Il cane si allontanava spesso in quei momenti
e lo vedevo laggiù
dove io avrei voluto
Essere.
intravedo automobili blu
attraversare nell’aria spruzzi d’acqua,
viaggiare per strade bianche,
attraversare estese pianure assolate.
Intuisco il velluto
sotto le mie piccole gambe bianche
e mi sovvengono quei miei piccoli occhi,
così grandi.
L’erba tagliata assorbiva i profumi del bosco;
i campi arati, inebriati dai getti d’acqua dell’irrigazione;
le ginestre troppo alte in quell’immenso mare giallo.
Il cane si allontanava spesso in quei momenti
e lo vedevo laggiù
dove io avrei voluto
Essere.
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