La sofferenza delle fotografie:
nudo dolore monocromo,
sanguinante attimo fermo,
piccole celle del tempo morente.
Tumescenza putrescente dei nostri vecchi giorni,
clip feroce della nostra video memoria.
Rimane solo l’elusione, adesso.
E il ritorno rapido del ricordo
che, assassino, uccide due volte.
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