martedì 24 febbraio 2009

PRANZO DI FINE ESTATE


Polpa rossa d’anguria
tra scorze striate spezzate
e semi neri che s’ampliano
nei tuoi grandi occhi latini.
Olive secche nere in noccioli
e piccoli mucchi di sale fino.
Il pane
in briciole, midolla e silenzio.
Trequarti di vuoto in bottiglia
riverso nei bicchieri alti.
Profumo di lavanda
nello spago spezzato
ai tovaglioli voluttuosi.
Dal taglio del blu
pioggia lunga a vento
nello sgocciolare
delle grondaie
e nelle spume vicine.

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