domenica 29 agosto 2010

TZVETAN TODOROV


Il passato è fruttuoso non quando serve a nutrire il risentimento o il trionfalismo ma quando il suo gusto amaro ci porta a trasformarci

GIUSEPPE GIACOBAZZI

GLI IGNOTI

UNA COSA PICCOLA MA BUONA - UN RACCONTO STRAORDINARIO DI RAYMOND CARVER

INVERNO A ROMA DI ALFONSO GATTO


I bambini che pensano negli occhi
hanno l' inverno, il lungo inverno. Soli
s' appoggiano ai ginocchi per vedere
dentro lo sguardo illuminarsi il sole.
Di là da sé, nel cielo, le bambine
ai fili luminosi della pioggia
si toccano i capelli, vanno sole
ridendo con le labbra screpolate.
Son passate nei secoli parole
d' amore e di pietà, ma le bambine
stringendo lo scialletto vanno sole
sole nel cielo e nella pioggia. Il tetto
gocciola sugli uccelli della gronda.

STO SCOPANDO UNA TOMBA

I SOLITI IGNOTI DI MARIO MONICELLI

PAPA'


- I figli sono del padre solo quando combinano guai
- Niente fa impazzire le donne più di un uomo con un neonato nel marsupio
- Il padre moderno cambia i pannolini, quello del futuro prende sei mesi di maternità
- Due papà sono meglio di uno
- A sessant'anni è più riposante avere dei nipoti che fare dei figli

UNA NOTTE


Sono appena le tre del mattino e già fumo la mia prima sigaretta della giornata. Certo, sono in veranda e la notte è buia come occhi chiusi. C'è un silenzio dall'andatura ellittica delle onde,
ma...,
ma...,
MA il fumo esala e rende compagnia.

E questo basta a spezzare un equilibrio.

Adesso, seduto su una panchina orribile come i miei boxer credo di iniziare a capire.
Cosìcchè la schiaccio questa dannata nicotina.

Sì... m'ha chiamato questa notte cieca, m'ha voluto fuori e ora ha da parlarmi.
Mi devo semplicemente mettere comodo. Fermo. I polmoni trovano ritmo, il cuore palpito e tempo, il cielo nero padrone.

Davanti a una pagina bianca s'ha sempre difficoltà a principiare la scrittura; di fronte a una notte come questa arduo è capire cosa ti si chieda. Ma in fondo la differenza è poca, bisogna solo aspettare d'immaginare.

E così anche se non c'è luna, altro può giungere dal mistero. Come un filo del tuo viso illuminato e non ancora maturo. Sì! crescente. E allora fai presto a renderti conto che anche questo buio vuole compagnia; anch'esso desidera farti chiudere gli occhi e piegare la testa.

Rimbalza il terzo movimento della Tempesta, sembra quasi arrivare dal mare, lunga come una carezza fatta al vento e al vetro.
E io.. quasi suono, quasi sorrido.
Lieve il sogno di questo mondo fuori e dentro di me.

E solo la gioia può alterare quest'equilibrio sobrio. Quella gioia nel vederti ridere. Con gli occhi, come sempre.

ORECCHIETTE ALLO YOGURT CON ZUCCHINE


Ingredienti:
Aglio 1 spicchio
Basilico tritato 1 cucchiaio
Brodo vegetale q.b.
Olio di oliva extravergine 7 cucchiai
Pepe q.b.
Piselli sgranati 150 gr
Porri 150 gr
Prezzemolo tritato 2 cucchiai
Sale q.b.
Yogurt greco 200 ml
Zucchine 400 gr

Procedura:

-Per prima cosa affettate il porro sottilmente, mettete a scaldare tre cucchiai d'olio di oliva e versateci il porro e lasciate cuocere se necessario aggiungete un mestolo di brodo vegetale.

-In un altro tegame mettete un cucchiaio di olio d'oliva e unite i piselli,lasciate cuocere i piselli e anche in questo caso unite anche il mestolo di brodo lasciate cuocere per qualche minuto.

-Intanto tagliate le zucchine a fiammifero e fatele cuocere in una padella con un po’ d’olio e l’aglio tritato.

-Unite le zucchine all'olio e lasciate cuocere per qualche minuto, le zucchine non dovranno spappolarsi ma rimanere intatte.

-Quando i porri saranno cotti, metteteli in un mixer insieme unite lo yogurt e frullate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea.

-Quindi cuocete le orecchiette e mentre la pasta cuoce tritate il prezzemolo e il basilico.

-In una ciotola versate la crema allo yogurt e le verdure, salate e pepate e amalgamate bene il tutto.

-Una volta che la pasta è cotta versatela nella ciotola e amalgamate il tutto.

Potete servire le orecchiette allo yogurt con zucchine porri e piselli sia calde che fredde, come se fosse un’insalata di pasta.

WILHELM KEMPFF

lunedì 16 agosto 2010

LA LUNA DI CARTA DI ANDREA CAMILLERI


"Quann'era picciliddro, una volta sò patre, per babbiarlo, gli aveva contato che la luna 'n cielu era fatta di carta. E lui, che aviva sempre fiducia in quello che il patre gli diciva, ci aviva criduto. E ora, maturo, sperto, omo di ciriveddro e d'intuito, aviva nuovamente criduto come un picciliddro a dù fìmmine..., che gli avivano contato che la luna era fatta di carta." Torna il sangue nelle inchieste di Montalbano: un delitto spietato in una casa alla periferia di Vigata. Tutto sembra condurre alla pista passionale. Ma il commissario non si lascia ingannare. Come già ne "La pazienza del ragno" incontriamo un commissario Montalbano più del solito pensieroso, quasi intimista.

LIBERA SCIENZA IN LIBERO STATO DI MARGHERITA HACK


Non solo siamo fra gli ultimi in Europa nelle materie scientifiche, ma quando riusciamo a formare un vero genio in genere gli mettiamo in mano una valigia e lo mandiamo a far del bene all'estero. Perché in Italia la ricerca proprio non vuole funzionare? Per due motivi, entrambi ben radicati nella storia e nel costume nazionali. Da un lato scontiamo una cronica quanto inspiegabile paura della scienza e delle sue potenzialità, e dal caso Galileo alla battaglia contro l'analisi preimpianto degli embrioni molta responsabilità spetta alla Chiesa e al suo vizio di dettare legge in un Paese che pure si professa laico. Dall'altro lato ci si mette lo Stato che da destra a sinistra taglia i fondi all'università, spreca le scarse risorse, ingarbuglia le carriere accademiche senza peraltro riuscire a sottrarle ai "baroni". Così, mentre da ogni parte si decanta l'importanza dell'innovazione per la crescita del Paese, nei fatti chi dovrebbe produrla viene ostacolato con ogni mezzo: concorsi macchinosi, precariato a vita, stipendi da fame e, perché no, obiezione di coscienza. Storie di ordinaria contraddizione in un sistema che cola a picco. Margherita Hack dedica questo libro all'analisi delle condizioni di una ricerca che non ha più né Stato né Chiesa su cui contare. Passa al vaglio le riforme che si sono succedute sotto quattro governi, denuncia gli errori ricorrenti e le troppe incongruenze, mette in luce gli esempi positivi incontrati nel corso della sua carriera e infine propone qualche idea.

FACTOTUM DI CHARLES BUKOWSKI


Un romanzo avventuroso e osceno, divertito e disperato, sboccato e insieme lirico. Il protagonista è un vero factotum che attraversa l'America "on the road", vivendo alla giornata, pronto a seguire il primo richiamo. Ma inseparabili compagni di vita sono l'alcol, vero e proprio rito quotidiano; il sesso, intenso, sfrontato e spesso brutale; la miseria, costante; i lavori precari e sempre manuali. È un'esistenza disperata, amara, sgradevole e libera, descritta con un realismo sporco, inconfondibile.

NO TIME NO SPACE DI FRANCO BATTIATO

MARGARET MAZZANTINI


Chi ti ama c'è sempre, c'è prima di te, prima di conoscerti.

MONICA E IL DESIDERIO DI INGMAR BERGMAN

GIANRICO CAROFIGLIO


Da: "Il passato è una terra straniera"

"Aveva questa capacià di formulare giudizi rapidi e irrevocabili, in cui aleggiava sempre una nota di disprezzo per chi non fosse stato d'accordo."

"La sostanza delle cose, la loro verità è quasi sempre diversa da quello che viene comunemente percepito".

IL PASSAT E' UNA TERRA STRANIERA DI GIANRICO CAROFIGLIO


Giorgio, studente modello figlio di intellettuali borghesi, ha ventidue anni e una vita normale e un po' noiosa. Senza crepe, in apparenza. Francesco è torbido, misterioso e affascinante. E baro. Le loro vite viaggiano separate fino all'incontro che segnerà il destino di entrambi. I due diventano amici e passano da una partita di carte truccata all'altra, da una bravata all'altra, in un vortice ubriacante che a poco a poco diventa un'inarrestabile discesa agli inferi. In parallelo corre un'indagine dei carabinieri su una serie di misteriose violenze. Una storia struggente sull'amicizia e il tradimento. Un'avventura picaresca in una Bari segreta e allucinata.

GUSTAV MAHLER

ALBERTO SORDI E STEFANIA SANDRELLI

NAN GOLDIN

HAIDUCII DI TOMMASO LABRANCA


Arrivati in Italia dalla Romania interna, i Petrescu osservano incantati il paradiso delle merci che li circonda e la facilità con cui possono accedervi tramite finanziarie capestro. Ma è una felicità fugace perché la loro vita è uno slalom tra prepotenze di ogni tipo e conti che non tornano. Pubblicato a puntate in forma ridotta sulla rivista "Film TV" nell'estate del 2009, "Haiducii" è narrato in maniera destrutturata, in una serie di capitoli ambientati in anni diversi, a volte nel passato o in un futuro improbabile, e con un finale inatteso.

LUIS SEPULVEDA

COMUNIONE

domenica 15 agosto 2010

GEORGES SIMENON


Da: "Maigret e il ladro indolente":

"Raramente Maigret parlava del suo mestiere, e ancor più raramente esprimeva un'opinione sugli uomini e sulle loro istituzioni. Diffidava delle idee, sempre troppo nette per aderire alla realtà che invece, lo sapeva per esperienza, è così mutevole"

MAIGRET E IL LADRO INDOLENTE DI GEORGES SIMENON



Adesso quelli li costringono anche a mentire! "Quelli" sono i magistrati della Procura e i signorini del ministero degli Interni, usciti freschi freschi dalle Grandes Écoles con i loro bravi diplomi e pronti a sputare sentenze e a dettare legge senza avere la benché minima idea di come va il mondo. Quanto alla Polizia, deve accontentarsi ormai di avere un ruolo subalterno, e soprattutto fare bene attenzione a rispettare i regolamenti, per quanto pletorici e contraddittori essi siano. Così, se Maigret si trova, alle quattro di una gelida mattina d'inverno, con le mani sprofondate nelle tasche e la pipa in bocca, davanti a un cadavere che qualcuno ha gettato da una macchina dopo averlo sfigurato è solo perché il fedele ispettore Fumel, uno della vecchia scuola, gli ha telefonato prima di avvertire la Procura. E sarà Maigret, pur non essendo stato incaricato del caso - ma anzi esortato dal giovane e baldanzoso procuratore ad arrestare al più presto una pericolosa banda di professionisti della rapina a mano armata che assai preoccupa l'opinione pubblica -, a scoprire l'assassino di quel ladro metodico, solitario e discreto, che lui stesso non è mai riuscito a incastrare e nei cui confronti nutre qualcosa che assomiglia molto alla simpatia.

TORTA SALATA TRICOLORE


Ingredienti:

Per la pasta brisè agli spinaci:
Burro 150 gr
Farina 00 250 gr
Sale 2 pizzichi
Spinaci freschi 150 gr
Uova medie 1

Per il ripieno:
Aglio 2 spicchi
Cipollotto fresco 1
Noce moscata q.b.
Olio exravergine 6 cucchiai
Origano secco q.b.
Panna fresca 250 ml
Patate 400 gr
Pepe macinato q.b.
Piselli sgranati 200 gr
Pomodori ciliegia 10
Prezzemolo fresco tritato 1 cucchiaio
Sale q.b.
Uova medie 3
Zucchine trifolate 600 gr

Procedimento:
- Mondate gli spinaci e trasferiteli in una padella antiaderente senza grassi e fateli appassire
- lasciateli intiepidire
- strizzateli molto bene e mettetli nel mixer
- azionate e tritate fino a ottenere una purea
- mettete la purea così ottenuta da parte perché vi servirà per preparare la pasta brisè.

- scaldate in una padella 2 cucchiai di olio e fate imbiondire il cipollotto
- aggiungete i piselli e fateli cuocere a fuoco dolce fino a che siano teneri
- nel frattempo mettete a cuocere le patate pulite con la buccia in una pentola a pressione con acqua fredda per almeno 15 minuti, non si devono disfare in cottura ma restare compatte
- una volta cotte, lasciatele intiepidire e poi togliete la buccia

- in un'altra padella antiaderente scaldate il restante olio con gli spicchi d'aglio
- versate le zucchine affettate e fatele cuocere a fuoco vivacefacendole restare croccanti

- preparate la pasta brisè: mettete in un mixer la farina e aggiungete il burro freddo tagliato a cubetti, azionate per qualche istante in modo da ottenere un composto bricioloso che poi verserete in una ciotola capiente e aggiungete la purea di spinaci, l’uovo e il sale
- impastate per bene il tutto piuttosto velocemente per non riscaldare gli ingredienti e quando il composto sarà omogeneo formate un panetto che ricoprirete con pellicola trasparente e riporrete in frigorifero per almeno due ore (o fino a che risulterà ben sodo)

- trascorso questo tempo, stendete sulla spianatoia la sfoglia dell'altezza di 1/2 cm , e foderate uno stampo da 26 cm di diametro imburrato, bucherellate il fondo con una forchetta.
- riprendete le patate e tagliatele a fette spesse mezzo cm.
- procedete ora con il primo strato e disponete le zucchine trifolate, poi i piselli e in ultimo le patate
- sbattete in una ciotola la panna assieme alle uova, quindi salate, pepate e aggiungete un pizzico di noce moscata
- versate il composto sopra la torta in modo da spargerlo su tutta la superficie, quindi terminate coprendo la torta salata con i pomodorini tagliati a metà e cospargendo con l’origano essiccato.
Pizzicate i bordi di pasta brisè con il pollice e l’indice per decorare la torta quindi infornate in forno già caldo a 180° per 45- 50 minuti
- estraete la torta salata dal forno , lasciatela intiepidire e quindi servitela tagliandola a fette.

SERGIO BAMBAREN


Da: "Il delfino":

"Il segreto di un'esistenza piena e felice sta nell'imparare a distinguere tra i tesori veri e quelli falsi. Il mare che ci circonda, il sole che ci dà vita, la luna e le stelle che brillano nel cielo sono le vere ricchezze. Sono tesori senza tempo e ci sono stati regalati per ricordarci a ogni istante la magia dell'esistere; sono la testimonianza di un mondo pieno di miracoli, e basta guardarsi attorno per realizzare i sogni. Invece abbiamo costruito un mondo di falsi tesori, abbiamo accettato senza batter ciglio di vivere per pescare senza sosta, e così facendo abbiamo rinunciato ai nostri sogni"

"Avete mai visto un cucciolo guardare il sole, la luna e le stelle? Crede che siano magici. E sapete perchè? Perchè lo sono, in un certo senso. Un cucciolo è ancora capace di sognare, ecco il motivo per cui vede un mondo magico, un mondo che invece voi avete perso di vista"

IL DELFINO DI SERGIO BAMBAREN



Tuffo dopo tuffo, Daniel Alexander Dolphin impara ad ascoltare quella voce che solo lui sente e quando arriva il momento, il Suo momento, non ha dubbi. Qualcosa al di là della barriera corallina - oltre il limite delle acque sicure - lo attende invitandolo al salto che cambierà per sempre la sua vita. Preso il largo, quale stupore scoprire di non essere solo! Creature sconosciute, ma messaggere di sublime saggezza, lo guideranno all'appuntamento con la sua onda perfetta.

AUTOGRILL


1 Per la prima sosta in autogrill devi essere partito da più di dieci minuti.
2 Le docce dei bagni lasciale ai camionisti.
3 Icaro, Cesare e Ulisse: i panini più buoni sono quelli con i nomi classici.
4 Non sgommare nel parcheggio.
5 Metti a posto quel carrello: non sei qui a fare la spesa..

sabato 14 agosto 2010

MARGHERITA HACK



Da: "Le mie favole"

"Gli ideali di due grandi partiti che hanno caratterizzato la crescita del nostro Paese nella seconda metà del XX secolo - il PCI e la DC - sono stati la molla che ha suscitato speranze ed entusiasmi. [...] Poi la degenerazione del sistema, il prevalere degli interessi particolare su quelli generali, il decadere degli ideali comunista e cristiano, hanno lasciato il posto all'ammirazione per i furbi e gli imbroglioni, ai gatti e alle volpi che sapevano meglio abbindolare i milioni di Pinocchi italiani"

"Gli unici valori che ci ha offerto il centro destra sono stati il guadagno, l'apparire più che l'essere, l'ipocrisia, la mancanza di rispetto verso chi ha ancora fiducia nell'onestà e nella sincerità"

"Ho sempre pensato che Dio sia un'invenzione per spiegare tutto quello che la scienza non riesce ancora a spiegare e che forse non riuscirà mai, e un'invenzione per vincere la paura della morte e quindi la fiducai in una vita nell'al di là. Io credo solo nella vita al di qua."

QUATTRO SORELLE: QUATTRO FIGLI IN QUATTRO GIORNI


WASHINGTON, 12 AGO - Quattro sorelle hanno dato alla luce quattro figli in quattro giorni.Tre di loro nello stesso ospedale, a Chicago.La quarta in un ospedale della California.La famiglia ha precisato che si tratta di una coincidenza,l'evento non era stato in alcun modo pianificato.

LE MIE FAVOLE DI MARGHERITA HACK



Solo favole? Polemica, acuta, coinvolgente, Margherita Hack rilegge storie notissime con riferimenti anche all'attualità e alla politica. Personaggi immaginari della nostra infanzia che svelano segreti di fisica, astronomia, astrofisica, come i sogni di Alice, i viaggi di Ulisse o i voli di Peter Pan. Fantasia e conquiste della scienza in un mondo fiabesco.