venerdì 26 dicembre 2008

LETTERA DA UN NIPOTINO


Come vorrei che fra tanti anni
potessi leggere queste parole
illuminate di sole nuovo
quando le primavere saranno
sempre più fitta pioggia.
Chissà se tu potrai immaginare
la mia nostalgia per i tuoi sguardi
vecchi.

Ritornerai, allora
e chissà se più ricorderai
i colori che desti alle gàggie.

giovedì 25 dicembre 2008

APPENA LETTO.... LA PRIMA INDAGINE DI MONTALBANO di ANDREA CAMILLERI



Montalbano ha trentacinque anni, è un uomo adulto, ma nella professione sconta ancora qualche ingenuità, non è così astuto, smaliziato come siamo abituati a conoscerlo. E c'è chi è pronto ad approfittarne... L'archeologia di Montalbano e le sue prime esperienze nel mondo del crimine narrate in tre lunghi racconti.

domenica 21 dicembre 2008

PIERO CHIARA

Quando una donna chiede a un uomo che cosa pensa, vuol dire che di quell'uomo le sta a cuore anche il meglio, cioè i sentimenti e magari anche le idee

IL GIORNO DOPO


Come dopo l’amore
la notte.
Come dopo il lavoro.

Esiste ancora del tremolio
tra buio e luce,
dove tutto è tutto.

Come dopo il dolore
la doccia.
Come dopo la vita.

Esiste ancora quel momento
tra buio e luce,
prima del giorno dopo.

venerdì 12 dicembre 2008

CINEMA


Respiro meglio e misuro i passi.
Mi muovo elegantemente e ascolto i rumori.
Uno alla volta,
suono per suono.
Osservo
fotogramma per fotogramma.

E’ solo attenzione.

C’è sempre questa fittissima
pioggerellina,
dopo il cinema

APPENA LETTO... IL GIRO DEL MONDO IN OTTANTA GIORNI di JULES VERNE

sabato 6 dicembre 2008

EROI NEL VENTO di LITFIBA

I TUOI COLORI


Sono tue le impronte
sui muri e sui colori,
e sul ballo sfrenato
di queste stanze luminose.

Sui pavimenti di melograno
e nelle ceste,
tra i fiori secchi.

Quale luce, se non la tua.
Quella delle sei,
in queste giornate tiepide
e colorate di miele.

Sei nei tessuti e nelle passeggiate,
nell’eleganza delle stradine di collina,
ripide ed incantevoli.

Nel tronco dei castagni d’india.

APPENA LETTO... TUTTI I SANTI GIORNI di MICHELE SERRA

domenica 30 novembre 2008

I POMI SULLA VIA CASSIA


Mio padre si affacciava alla finestra
a talloni in su,
coi polpacci induriti
guardando un albero di pomi.

E quell'allungarsi
quell'attaccarsi indomito,
quell'aggrapparsi
alle immagini oltre la strada.

Dalla vecchiaia nascevano
sorrisi incontro alla fame
e al volo degli uccelli.

Oggi
il pomo scarico e scarno
allunga i magri rami verso
questo mio mezzo sorriso.

lunedì 24 novembre 2008

BASTAVA GUARDARLO


A diciassette anni
traslocò il visibile
ma non la sua voce
e passeggiando piano
trovò il colore vero
delle sue guance.

E le sue stanze
dimenticarono,
presero tempo
e colsero l’aria
dai suoi sguardi
oltre le strade.

Non so quando
il passo cedette,
quando furono
fossa le rughe.
Mai si vide sparire
quel ragazzo dagli occhi
azzurri.

lunedì 17 novembre 2008

L'ORA DEL TE'


Ho tempo
per il silenzio
e per non lasciare le parole
agli occhi.
L’acqua s’appiattisce al cielo,
il colore al colore.

Quasi invisibile
ascolto immobile,
senza lasciare le parole
agli occhi.
Grandine su neve,
pioggia al mare.

Al cibo rifiuto asilo
e al mondo la conversazione.

Ho tempo
solo per me.

martedì 11 novembre 2008

martedì 4 novembre 2008

IL DISAGIO DEL ROMANZO


Cosa rimane qui,
vino chablis:
tovaglie sparecchiate
da bocche indelicate.

E’ stato il dolce-forte,
forse la morte,
la digestione lenta:
sorbetto e menta.

Manca soltanto un letto,
manicaretto

sabato 25 ottobre 2008

IL SALUTO


Alla riva
ascolto l’immenso
e aspetto la marea.

Punto bianco si fa vela,
mi consola.

Ed arriva
il saluto
di mio padre.

venerdì 17 ottobre 2008

OCCIDENTE


Perché mentono
i cartoni animati e i professori imbellettati
i lungometraggi, i saggi e gli ostaggi
i televisori ed i genitori?

Cosa rimane di questo sognare

venerdì 10 ottobre 2008

I GRAMMI DELLA LUCE


Chissà
il peso della luce
sulla carta di filigrana
sul sangue vivo della linea curva
sull’ultimo lontano punto deflagrante.

Chissà
i grammi che passano
dal fluoro della supernova
a tutto il fosco chiarore attorno
all’esteso immediato infinito buio.

Chissà
quale misura adottare
per ogni varia immagine
nello scorrere argenteo d’acqua

sabato 4 ottobre 2008

DAL PADRE


Dalla camera ardente
il gusto della semplicità
e la definizione di felicità.

ed

il fastidio
per la potenza della supponenza,
per la protervia e per la superbia.

lunedì 15 settembre 2008

INFINITO


Infinito,
perché non t’intendo?
Perché non riesco
neppure a trovare
un’alternativa?

lunedì 8 settembre 2008

L'ATTESA


Il bimbo sentì ancora
l'odore dell'aria
e fregò l'attesa
seduto sulla ripa
colle gambe d'altalena
e lo sguardo al cielo.

martedì 26 agosto 2008

APPENA LETTO... PROLETERKA di FLEUR JAEGGY



"Proleterka" è il nome di una nave. Attraccata a Venezia, aspetta di portare in Grecia un gruppo di rispettabili turisti di lingua tedesca. Gli ultimi a salire sono un signore che zoppica lievemente e sua figlia non ancora sedicenne, appena arrivata dal collegio. Tra padre e figlia c'è un'estraneità totale, e insieme un legame che risale a un tempo remoto oscuro, che sembra precedere le loro esistenze. In quel viaggio, la figlia vorrebbe conoscere qualcosa di più di quella persona inverosimilmente ignota dagli "occhi chiari e gelidi, innaturali". Ma soprattutto desidera scoprire quell'altra cosa ignota che è la vita stesa, sino allora favoleggiata dal recinto di un collegio.

martedì 19 agosto 2008

L'OROLOGIAIO DI EVERTON di GEORGES SIMENON



Da quando la moglie se n'è andata, quindici anni e mezzo prima, senza portarsi via il figlio di pochi mesi e lasciandosi dietro solo una vestaglietta di cotonina e la scia del suo profumo, Dave ha vissuto soltanto per Ben. Ogni attimo della sua vita. La notte come il giorno. Il figlio ha sempre detto che sì, era felice. Sulla madre non ha fatto mai un granché di domande. Allora perché una notte è andato via, anche lui senza una parola per quel padre che non desiderava altro che essergli amico? E perché lui e Lillian, la ragazzina quindicenne che lo ha seguito, hanno ucciso un uomo? Solo quando Ben, dopo il suo arresto, rifiuterà di vedere il padre, Dave comincerà a capire il figlio e il suo disperato bisogno di ribellarsi...

venerdì 15 agosto 2008

NOTTE FONDA


Stasera tutte in costume
le formiche nella sala da thè.
Le porcellane di cannella
e bergamotto
s’alzano
dai tavoli,
a sud est.

Nel buio
ombra
tra l’una
e l’altra.

Ma stasera
il sipario drappeggia
a tutti i colori degli occhi.
Dall’iride
finalmente
notte fonda.

martedì 12 agosto 2008

SCOIATTOLI E TACCHINI di GIAN PAOLO MONTALI



"È possibile insegnare a un tacchino a salire in cima a un albero, però per quel lavoro sarebbe meglio assumere uno scoiattolo". Con questa frase, Gian Paolo Montali ha spesso cercato di convincere il presidente della sua squadra a sforare il budget per acquistare un ultimo giocatore indispensabile. A volte ci è riuscito, ma si è reso conto che non esistono squadre di soli scoiattoli, e che vincere con i tacchini da molta più soddisfazione. In ogni azienda un manager deve misurarsi con risorse finite, e i tacchini sono statisticamente più numerosi degli scoiattoli. Il segreto del successo sta dunque nel costruire una squadra in cui i "tacchini" possano essere motivati, allenati, sostenuti, per andare oltre i propri limiti e raggiungere risultati che nemmeno loro pensavano di ottenere.

giovedì 7 agosto 2008

TINTA UNITA


Accetto le montagne e le lampade a neon,
gli sguardi obliqui e il formicolio dei pensieri.
Assorbo la pellicola e l’omicidio premeditato,
il vacuo tendere la mano e l’ammiccare stinto.
Rispetto la prima dimensione della profondità,
la larghezza e la vastità immensa del confino.
Aggiungo silenzio al carico movimento urbano,
pace ai tonfi bassi e monocorde del suono.

lunedì 4 agosto 2008

LA VAMPA D'AGOSTO di ANDREA CAMILLERI



Caldo torrido, estenuante, sole implacabile: è questa la vampa del mese più infuocato della torrida estate siciliana, ma è anche l'ardore e la passione che infiammano Montalbano. Siamo in agosto, Mimì Augello ha dovuto anticipare le ferie e Montalbano è costretto a rimanere a Vigàta. Livia vorrebbe raggiungerlo, ma per non restare sola, con Montalbano sempre al lavoro, pensa di portare con sé un'amica (con marito e bambino) e chiede a Salvo di affittare una casa sul mare per loro. La vacanza scorre nella villetta sul mare, silenziosa, verde. Ma un giorno il bambino sparisce. Montalbano accorre e scopre in giardino un cunicolo che rivelerà clamorose sorprese tra cui un baule con il cadavere di una ragazza scomparsa sei anni prima.

venerdì 1 agosto 2008

DAL CRISTALLO


*Ogni singola goccia di pioggia
indugia, s’appoggia, alloggia e sloggia
si sgonfia, rigonfia, sottende e splende
ancora singola goccia di pioggia.

*Copia e incolla
*Copia e incolla
*Copia e incolla
…………………………….

giovedì 24 luglio 2008

POESIE D'AMORE di NAZIM HIKMET



Partecipe in eguale misura dell'estrema dolcezza orientale e di una certa crudezza di ritmi di tipo occidentale, in queste "Poesie d'amore" Hikmet ci mostra le due facce della sua natura, lirica ed epica, saldate in un risultato unico. Versi immortali, che riassumono nell'elemento erotico i diversi aspetti dell'attività e dell'esperienza dell'autore, poeta d'amore perché prima di tutto poeta di battaglie e di idee.

domenica 20 luglio 2008

PRIMO PIANO SULL'UMANO


Preferisco la televisione alle spalle
davanti al pulsare della corteccia
e all’immoto del suono retrostante,
nei chiaroscuri ravvivati all’intensità.

Preferisco la luce spenta dal buio
o l‘indovinare l’ultima vera goccia di pioggia,
le prospettive degli oggetti
come anche le trame del tessuto di velluto.

Definisco gli spazi introversi dei miei versi
e l’evasione dal suono del ritmo
guardando bene da vicino
ogni singolo lento momento,
ogni singola malevola cosa.

sabato 19 luglio 2008

IL GIOCATORE di FEDOR DOSTOEVSKIJ




Un giovane precettore viene posseduto dal demone del gioco d'azzardo. Il racconto diventa così la narrazione di un'ossessione descritta con lucida genialità dal giocatore stesso. L'incalzante ritmo narrativo segue passo passo l'incrinarsi del destino. Poi uno stacco temporale e il lettore è proiettato d'improvviso in un'intricata matassa di rapporti di cui il protagonista cerca disperatamente il bandolo. La tecnica narrativa procede per interrogativi, supposizioni, indizi, suscitando un'atmosfera di autentica suspense che si risolve solo alla fine, quando il racconto perde il ritmo convulso e premette al lettore di sciogliere dubbi ed enigmi.

venerdì 11 luglio 2008

IMAGINE by JOHN LENNON

LA LUNA E I FALO' di CESARE PAVESE




Pubblicato nell'aprile del 1950 e considerato dalla critica il libro più bello di Pavese, "La luna e i falò" è il suo ultimo romanzo. Il protagonista, Anguilla, all'indomani della Liberazione torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo alla ricerca di antiche e sofferte radici. Storia semplice e lirica insieme, "La luna e i falò" recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di liberazione, e li lega a problematiche private, l'amicizia, la sensualità, la morte, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell'individuo rispetto al mondo.

giovedì 10 luglio 2008

LUIGI TENCO


Mi cerchi ancora, Luigi.
Nonostante anni di fuga
mi trovi ancora agli occhi.

note semplici
si diffondono.

Non trovi parole, Luigi.
Nemmeno con l’amore
di quest’alta fedeltà.

Trovi ancora quella vibrazione
della voce che sola sa esprimere
chi sono.

martedì 8 luglio 2008

APPENA LETTO... LA FINE E' IL MIO INIZIO di TIZIANO TERZANI



Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita: "Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto", dice. Così racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. "Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte."

venerdì 4 luglio 2008

LA MORTE DI IVAN IL'IC di LEV TOLSTOJ



Ivan Il'ic ha una vita soddisfacente, una buona carriera, una vita familiare e sociale apparentemente appagante. Nel nuovo appartamento di Pietroburgo, città in cui si è trasferito dopo una promozione, cade da uno sgabello, sistemando una tenda, e prende un colpo al fianco. Il dolore provocato dalla caduta diventa, nei giorni, sempre più forte e tutte le cure si rivelano inutili. Il pensiero della morte gli fa riconoscere la falsità della sua vita, di chi lo circonda, dei suoi apparenti successi. L'unica persona che gli sa stare vicino è un giovane servo che lo assiste fino alla terribile agonia. Morente, capisce che così libererà, prima che se stesso, gli altri dalla sofferenza e con questo pensiero muore sereno

giovedì 3 luglio 2008

TUTTE LE SUPERFICI DEL BUIO

Un dito in bocca
dopo thè bollente
ha calore e spezie.

mentre

mano e porcellana
nell’acqua corrente
si misurano l’età.

Cinque polpastrelli
su legno macchiato
leggono di famiglie

quando

l’udito a sé stante
configura latente
il viavai delle note.

Se le fotografie
fossero in rilievo,

potrei ancora

mercoledì 2 luglio 2008

APPENA LETTO... QUESTA STORIA di ALESSANDRO BARICCO



Il romanzo racconta la vita di Ultimo Parri, che il lettore incontra bambino in una campagna del Nord Italia all'inizio del Novecento e segue in luoghi e vicende diversi fino agli anni Sessanta. Il destino di Ultimo si svolge e si compie all'interno di una narrazione a più voci. La compongono il rumoroso arrivo delle prime automobili, la passione per i motori e per le gare, un singolare rapporto padre-figlio, atroci scorci della Grande Guerra, una storia d'amore che non inizia e non finisce e si alimenta di segni e di tracce. Il romanzo, che utilizza registri stilistici diversi, è percorso da un senso di sospensione, stupefazione e sgomento.

lunedì 30 giugno 2008

IL LADRO DI MERENDINE di ANDREA CAMILLERI



Terzo giallo di Andrea Camilleri che vede come protagonista Salvo Montalbano, il commissario di stanza a Vigàta, immaginaria cittadina siciliana. Questa volta il commissario, sospetta l'esistenza di un collegamento tra due morti violente: quella di un tunisino imbarcato su di un peschereccio di Mazara del Vallo e quella di un commerciante di Vigàta accoltellato dentro un ascensore. Per Camilleri la Sicilia di oggi è fonte continua di ispirazione e scoperta, di intrecci di romanzo poliziesco e di osservazione su di un costume magari inquietante ma certamente non statico, che gli suggerisce un linguaggio, una parlata mai banale nè risaputa.

mercoledì 25 giugno 2008

RIFLESSI

Come il travertino al tatto
o come il pulviscolo controluce,
come lino ocra,
come emulsione di un lampione.

Come fanno i pori dilatati
ed il crepuscolo sfuso e fuso,
come le venature del legno reciso
o cipria evaporata dalle guance.

Come terra fra le mani
Come luce negli occhi
Come acqua al viso

Quando riflesso rifletto.

APPENA LETTO... L'ELEGANZA DEL RICCIO di MURIEL BARBERY



Parigi, rue de Grenelle numero 7. Un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maitres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Cita Marx, Proust, Kant... dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Ma tutti nel palazzo ignorano le sue raffinate conoscenze, che lei si cura di tenere rigorosamente nascoste, dissimulandole con umorismo sornione. Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre, segretamente osservando con sguardo critico e severo l'ambiente che la circonda. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro, si incontreranno solo grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée.