giovedì 29 aprile 2010
L'ATTENZIONE DELLA BAMBINA
Come dolce inerzia del palmo
verso la carezza
o magia d'incantesimo.
Ci sono posti dove non tornerai,
simili alla frescura
o al palpito serale ed estivo.
E' bello raccontarti vecchie favole
ed osservare che non mi ascolti.
domenica 25 aprile 2010
ALIENI
- Ok, sei stato rapito dagli alieni. Ma non è il caso di dirlo troppo in giro.
- E.T non telefona più a casa: chiama su Skype.
- I dischi volanti tendono a sorvolare l'America Profonda, sopratutto le roulotte deli alcolisti.
- Avere un incontro ravvicinato del terzo tipo non vuol dire portarsi a letto un'aliena.
- Nell'era dell'i-phone non hai più scuse: se avvisti un ufo devi fornire le prove.
MEDITAZIONI SULLA FELICITA'
sabato 24 aprile 2010
RAGIONEVOLI DUBBI DI GIANRICO CAROFIGLIO
"Oltre alle regole scritte, quelle del codice e delle sentenze che lo interpretano c'è una serie di regole non scritte. Queste ultime vengono rispettate con molta più attenzione e cautela. E fra queste ce n'è una che più o meno dice: un avvocato non difende un cliente buttando a mare un collega. Non si fa, e basta. Normalmente chi viola queste regole, in un modo o nell'altro, la paga. O perlomeno qualcuno cerca di fargliela pagare". L'avvocato Guido Guerrieri deve correre questo rischio. C'è un uomo in carcere che si dichiara innocente, condannato in primo grado per traffico di droga. Le circostanze sono schiaccianti e lui stesso, in un primo momento, aveva confessato. Ma c'è però la possibilità che sia finito in una trappola orchestrata dall'avvocato di primo grado. Un maledetto imbroglio, dunque, che Guerrieri è restio a caricarsi, e non solo perché tutte le apparenze sono contro. Il detenuto non è una faccia nuova: ai tempi del movimento studentesco lo chiamavano Fabio Raybàn, picchiatore fascista ossessione dell'adolescenza di Guido. C'è anche una situazione personale ambigua che coinvolge l'avvocato: la fine forse di un amore, l'inizio pericolosissimo di un altro, e in ciascuno di questi incroci sembra materializzarsi lui, il detenuto che si proclama disperatamente innocente.
domenica 18 aprile 2010
PIZZICHERIA DI ALDO PALAZZESCHI
"Ettogrammo, chilo, mezzochilo.
cacio, burro, prosciutto, salame,
acciughe, salacche, baccalà... "
Sono voci del gergo
di questo untuoso reame.
"Mi serve o non mi serve?
Ho tanta fretta! "
" Aspetti... "
" Mi dia retta. .
Venga qua ".
S'infuria una servetta,
una s'acqueta.
" Il solito formaggio
ma con poca corteccia".
E una sicura mano
apre una breccia nel parmigiano.
Molla e tira, tira e molla,
poca corteccia e di molta midolla.
Aver fretta ed aspettare,
pesare, tagliare, affettare,
entrare, andar via,
sono le note costanti
della quotidiana sinfonia
in una antica pizzicheria
INDRO MONTANELLI
"Berlusconi è talmente vanesio che ai matrimoni vorrebbe essere la sposa e ai funerali il morto".
Dalle sue ultime volontà:
"Non sono gradite nè cerimonie religiose, nè commemorazioni civili"
MAZZANCOLLE AL VAPORE D'ARANCIA E TIMO
Ingredienti:
- 16 mazzancolle fresche
- 1 arancia succosa
- 4 patate a pasta gialla grandi
- 3 cucchiai di olio d'oliva extravergine
- 1/2 limone
- 3 rametti di timo
- 1 rametto di menta
- sale marino e pepe nero macinato al momento
Procedimento:
- Pelare le patate e tagliarle a fette spesse mezzo centimetro
- Ricavare dei fiori, utilizzando uno stampino metallico e cuocile al vapore
- Sgusciare i crostacei, lasciandone alcuni interi
- Spremere l'arancia e raccogliere il succo e la scorza in una casseruola
- Unire 1 bicchiere d'acqua e il timo e portare ad ebollizione
- Poggiare in superficie un cestello per la cottura a vapore con le mazzancolle disposte a raggiere e coprire
- Cuocere per cinque minuti in modo da far prendere un buon profumo ai crostacei, quaindi scolali e condiscili con una citronette ottenuta emulsionando il succo di limone con sale, pepe e olio d'oliva extravergine
- Servi le mazzancolle calde su un letto di patate a fiore cotte a vapore e decorate con foglie di menta
sabato 17 aprile 2010
PRIMAVERA
- Minigonna per le donne e maglietta sbracciata per gli uomini: chi ha un fisico decente ha il dovere civico di svestirsi.
- Festeggia l'arrivo della bella stagione andando a lavoro con delle margheritine tra i capelli
- Se per mesi hai usato il freddo come scusa per la tua fame, ora non puoi usare la primavera
- E' bene aumentare il tempo che passi a letto, che siano ore di sonno o quelle di sesso
- Le "pulizie di primavera" sono un eufemismo per dire che d'ora in poi devi farti la doccia più spesso
UNA CAMICIA
Mi sono vestito con la cura che si concede ai defunti, abbottonandomi la camicia con quella lentezza assurda. Fuori è appena chiaro e non ho mai avuto una camicia così ben inamidata. Sono blu, forse nero, pure più alto.
Esco per strada e prendo il primo viottolo. Non so i metri, ma corro fino a dove agli occhi emerge più luce, verde d'erba.
Penso agli errori con la benevolenza di un padre. Finalmente i rimpianti somigliano al suono d'un'onda sfuggente.
Ma al tepore della prima luce riscopro il pianto coi goccioloni.
Non posso interrompere il silenzio con la futilità.
Ci vogliono buoni motivi.
IL PRIMO SCHIAFFO DI CORRADO CERON
Action for Women sceglie i vincitori. Il corto “Il Primo Schiaffo” andrà in proiezione alla 67° Mostra del Cinema di Venezia
Gran finale di successo del concorso su YouTube organizzato in collaborazione con la Delegazione parlamentare italiana al Consiglio d’Europa e la Camera dei Deputati sul grave problema della violenza verso le donne: 516 i corti inviati, di cui 340 in concorso, oltre 6 milioni di visite e più di 3000 gli iscritti al canale.
“Si tratta del primo concorso a cui ho preso parte e la sola partecipazione è stata già un’esperienza molto formativa. Un po’ per la diversità dei generi dei corti che sono stati presentati dai vari partecipanti, ma soprattutto perché per me è stato professionalmente molto istruttivo avere la possibilità di leggere i commenti lasciati dagli utenti sul mio canale. Non avevo mai avuto una platea di critici così ampia”, ha dichiarato Corrado Ceron, vincitore del primo premio. “Inutile dire che ancora non mi rendo conto di cosa possa significare vedere il mio corto in proiezione alla Mostra del Cinema di Venezia, una aspirazione che mai avrei pensato di vedere realizzata.”
Su YouTube, il concorso Action for Women per aspiranti registi è nato per raccontare in un filmato inedito di massimo 5 minuti la delicata questione sociale della violenza contro le donne. Un’iniziativa tenuta a battesimo dall’On. Deborah Bergamini, Deputato del PDL e membro del Consiglio d’Europa, e lanciata all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, in collaborazione con YouTube, Cinecittà Luce e CSC Production.
La community di YouTube ha scelto i vincitori fra i dieci finalisti scelti da una giuria di grandi nomi: i registi Jaco Van Dormael, Giuseppe Tornatore, Francesca Comencini, Renata Litvinova e Roberta Torre, il critico cinematografico Enrico Magrelli, Seda Pumpyanskaya del Consiglio d’Europa, e l’On. Deborah Bergamini.
giovedì 15 aprile 2010
GUARDANDOTI
domenica 11 aprile 2010
IL MIO CACCIUCCO
INGREDIENTI: 2 chili tra Polpi e Seppie, mezzo chilo di Cicale di mare (o in alternativa Canocchie),mezzo chilo di cozze e vongole, 20 gamberi, olio d'oliva, due cipolle bionde, un tralcio di salvia, cinque o sei spicchi d'aglio, peperoncino rosso intero, un bicchiere di vino bianco secco, concentrato di pomodoro, prezzemolo, fette di pane toscano scuro (cosiddetto "pane campagnolo") abbastanza larghe.
PREPARAZIONE:
-Preparare il fumetto di pesce e tenere sempre al bollore
-In una prima casseruola versiamo dell'olio extravergine d'oliva verace, una base di cipolle bionde, un tralcio di salvia fresca, due o tre spicchi d'aglio schiacciati e due o tre peperoncini rossi interi.
-Mettiamo a soffriggere il tutto, non appena le cipolle imbiondiranno si uniranno al soffritto i polpi e le seppie fatte a piccoli pezzi e quando questi dal colore grigio saranno passati ad un colore rosato andremo ad aggiungere un bicchiere di vino bianco ben secco e il concentrato dipomodoro due cucchiai.
-Abbassare il fuoco e mandare il tutto a fuoco medio per 50 minuti, aggiungendo via via del fumetto di pesce per non farlo troppo asciugare
-Aggiungere le cicale
-Aggiungere i gamberi
-Dare colore con prezzemolo
-Aggiungere cozze e vongole e farle aprire.
-Abbrustolire il pane toscano insaporendolo poi con dell'aglio.
-In una casseruola di terracotta disporre prima il pane e successivamente i polpi e le seppie, le cicale ed i gamberi, tutto il sughetto del fondo e infine le cozze e le vongole
LAUREA
- Il titolo della tesi non interessa a nessuno: dicci solo quanto hai preso
- Se sei in un negozio a comprare bomboniere e confetti rossi, ti sei spinto troppo in là
- Per la tesi scegli la rilegatura in pelle: reggerà meglio la coltre di polvere che la ricoprirà nei prossimi decenni
- Chi ci ha messo dieci anni a laurearsi non ha nulla da festeggiare
- Il bacio accademico può essere gratificante, ma il vero sballo è la laurea ad honorem
mercoledì 7 aprile 2010
IMPROVVISAZIONE STONATA
Le stelle di ottobre
ricordano mio padre
e i baci che allungava lento
a mia madre.
E tutto quel che io ricordo
non lo scordo:
e’ tutto quello che ricordo.
Domattina quando tu
ti alzerai a naso in su
guarderai queste canzoni che ti scrivo
e vedrai dalla finestra che sarà libera
ed aperta,
fatta di piccoli segni,
fatta dai segni dei miei regni.
Le stelle di ottobre
ricordano mio padre
e i baci di mia madre
e i baci di mia madre
Ricordati domani, ricordati…..
lunedì 5 aprile 2010
domenica 4 aprile 2010
ZITTO
Zitto. Fermo. Solo i miei occhi hanno mobilità: c'è del wishky dentro ad un bicchiere da grappa. Torba e iodio. La bottiglia se ne sta seduta sulle assi del mio tavolino da fumo, francese mi dicono. Sarebbe il momento giusto per tirarsi su una sigaretta o, ancora meglio, un Montecristo. Ma, sfortunatamente, non ho mai amato il fumo, e non ho potuto godere dell'estetica di certe pose.
Zitto, fortunatamente me ne sto zitto.
C'è un bambino nel mio immaginario. Disperato, sporco e solo. Lo abbraccio, lo stringo, lo calmo.
Lo amo.
Niente di più.
Fuori la notte mi invita ad uscire, ma rimango immobile.
Strano, stasera vorrei passeggiare fra i neon lampeggianti di una metropoli. Giapponese, magari.
Non c'è cosa bella come il tremore luminescente dell'asfalto, bagnato e nero.
C'è un vecchio su una sedia a rotelle. Aspetta una carezza.
Gli leggo una poesia, uno dei pochi validi motivi per ascoltare ancora una volta la mia voce. Torno zitto e mi godo il respiro lungo che quest'uomo mi vuole regalare.
Continuo a guardare questo film, da solo.
Zitto, per fortuna.
UFFICIO POSTALE
- Se non sai per quale fila prendere il biglietto, prendili tutti.
- Mentre aspetti fatti un giro, a seconda di quanta gente hai davanti: 20 persone, un caffè; 60 persone, la spesa; oltre 100, domani svegliati prima
- In fila gli argomenti di conversazione sono il tempo, il traffico e il "perchè con questa folla tengono aperti solo due sportelli"
- Perdere una mattina per ritirare una raccomandata è seccante, scoprire che è una multa è devastante
- Il modo migliore per mandare un pacco negli Stati Uniti è portarlo di persona: arriva prima e costa meno.
sabato 3 aprile 2010
LA PIOGGIA E IL BEL TEMPO DI JACQUES PREVERT
Quella di Prévert è stata, ed è ancora, la parola astuta e accattivante, sciolta, estrosa, un po' ribelle; colorita, distratta, ironica, sprecata. La parola che la gente aspetta, senza saperlo con chiarezza, di ascoltare. Ma per arrivare a pronunciarla occorre un talento speciale, un dono, una particolare forma di saggezza elementare che resiste alla base. Anche questa raccolta, uscita nel 1955, conferma la durata del consenso riscosso da Prévert, ormai assurto a classico del nostro tempo.
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