martedì 6 luglio 2010

LATTE VERSATO DI BARQUE CHICO


Eulálio d'Assumpção, io narrante di "Latte versato", rivive i cento anni della sua vita mentre giace moribondo. Nei dettagli di una biografia ossessionata dalla figura della moglie Matilde (mulatta sensuale e libertina) e dallo sgretolamento della sua passata grandeur si snoda, in un inarrestabile monologo venato di lirismo amaro, rabbia e rimpianto, ma anche di una irresistibile ironia, l'affresco di una saga familiare le cui origini risalgono allo splendore della corte di Rio de Janeiro e arrivano a oggi, seguendo una curva discendente di ineluttabile declino. Nella prosa dello scrittore brasiliano si costruisce il registro demodé di un uomo ostinatamente ancorato a un tempo che non è più, a un Brasile d'antan che sopravvive appena nel fragile territorio dell'illusione.

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