domenica 20 marzo 2011
GAD LERNER
Il Giappone è, rispetto all’Italia, geograficamente più lontano della poverissima isola di Haiti, rasa al suolo nel gennaio 2010 da un terremoto che distrusse 250 mila vite umane. Eppure avvertiamo la catastrofe del Pacifico molto più vicina. Perché la concatenazione micidiale del sisma, dello tsunami e della radioattività sprigionatasi dalle centrali nucleari giapponesi rimette in discussione il nostro modo di vivere.
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