lunedì 30 novembre 2009

LE NUVOLE di ARISTOFANE


In anni drammatici di crisi morale e politica di Atene (400 a.C.), Aristofane attacca Socrate come esempio di empietà, maestro di dottrine che distruggono la famiglia e lo stato: sulla base di queste accuse si arriverà alla sua condanna a morte. In una delle commedie più brillanti, ironiche ma anche discusse per le conseguenze che provoca, il conflitto fra tradizione e modernità, tra fedeltà ai valori della polis e nuova cultura politica-

JAVIER CERCAS


Ci sono poche cose più umilianti del parlare bene di sè, sopratutto considerando che abbondano le ragioni per parlarne male.

NEW YORK TIMES


La rivista americana ha pubblicato uno studio di alcuni ricercatori americani relativo alla differente tollereanza al freddo tra uomini e donne. Le conclusioni di tale ricerca non hanno chiarito nulla.

AROMI NATURALI


La carne di pollo ha un impatto ambientale minore del manzo e le acciughe sono da preferire al merluzzo. Le banane sono le meno ecologiche. I piselli e i fagioli sono i meno inquinanti. Mettere nella macedonia l'arancia anzichè delle fragole dimezza il consumo di fertilizzanti e diminuisce di dieci volte quello dei pesticidi.

domenica 29 novembre 2009

RICHTER

CON CHI DEVO POI PARLARE?

Cos'è che dice Rachele
quando parla dei principi
o Alberto
che dai suoi gilet fa uscire
sospiri amichevoli.

Il compagno di mio zio
è di destra
e gesticola con l'altra mano
mentre mamma annuisce inconsciamente
il solito idioma.

Umberto sta zitto
e guarda da sopra le occhiaie
stanche di chiacchiere
aspettando qualcuno che alle parole
riceva risposta.

Andrea ringrazia
la compassione
e torna al ricordo
di biciclette.

THE LOVELY BONES di PETER JACKSON

sabato 28 novembre 2009

PARTITA IVA

STACCOLANANA

16:9 di SAMUELE BERSANI

Code di gamberi con speck di Sauris in ramo di rosmarino su polentina morbida


Ingredienti per 4 persone:
rosmarino 10 rametti lunghi
gamberi 50 code
pomodorini ciliegia 30
speck di Sauris 25 fette sottili
aglio 3 spicchi in camicia
vino bianco secco 100 gr
polenta qb


Procedimento
1. Pulire i rametti di rosmarino, sgusciare le codine di gamberi e tagliare a metà i pomodorini.

Preparare la polenta morbida.
2. Avvolgere le codine di gamberi con le fette di speck tagliate a metà.
3. Formare gli spiedini.
4. Cucinare in padella gli spiedini con l'aglio bagnandoli con il vino bianco.
Disporre la polentina morbida al centro del piatto, adagiarvi sopra Io spiedino.

venerdì 27 novembre 2009

JEAN LUC GODARD


La televisione crea l'oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi.

LA JOLANDA FURIOSA di LUCIANA LITTIZZETTO


Il punto G (ve lo spiego un po' col linguaggio della navigazione) si situa a circa sette, otto centimetri sulla rotta della Jolanda. A l'intérieur. Questo rassicura anche chi ha un Walter mignon, piccolo come il tappo del moscato." Nessuno come Luciana Littizzetto riesce a far ridere prendendo in giro i nostri costumi. E quello che c'è sotto. Insomma, per capirsi, quelle cose lì che ognuno chiama un po' come vuole, ma quando lei le chiama il Walter e la Jolanda la risata è irresistibile, imperiosa, incontinente. Nessuno riesce a rendere sublimi anche gli argomenti più triviali, e a trascinare a terra, a portata di mano e di sbeffeggio, quelli più alti. O forse semplicemente sopravvalutati. Finiscono così sotto una gragnola di guizzi comici la pubblicità, fatta di scoiattoli che spengono gli incendi con una puzzetta o di campioni del calcio (tanto per non fare nomi, Beckham) con un Walter che riempie l'intero cartellone: "Avete presente una baguette, un arrosto per dodici persone, un bob a due, l'uovo di Pasqua del bar, quello della lotteria pasquale?". Le banche, con i loro comodissimi codici IBAN: "È il numero più lungo del mondo. Un numero lungo come le balle dei cani da caccia". Gli uomini, che girano per casa coi bragoni da ginnastica ascellari o peggio ancora nudi, "con una pancetta a meloncino rosa dove l'ombelico pare il buco che si fa per metterci dentro il porto". I politici: "Che fine ha fatto Prodi, con l'occhiale montatura Telefunken e il viso a forma di Tetrapak?".

EMMAUS di ALESSANDRO BARICCO


Siamo molto normali, non è previsto un altro piano che essere normali, è un’inclinazione che abbiamo ereditato nel sangue. Per generazioni le nostre famiglie hanno lavorato a limare la vita fino a toglierle ogni evidenza – qualsiasi asperità che potesse segnalarci all’occhio umano”.
Si presenta così il protagonista e voce narrante del libro di Alessandro Baricco: un romanzo fulmineo, che condensa in 140 pagine di eleganza narrativa, la storia paradigmatica di quattro ragazzi d’oggi; diciottenni aggrappati a una normalità soffocante e sconfortante, che si affacciano all’età adulta divisi tra incrollabili certezze e indecisioni paralizzanti, slanci coraggiosi e paure recondite.
Sono Luca, Bobby, il Santo e l’anonimo narratore: ricordano i “quattro amici al bar” della nota canzone di Gino Paoli ma declinati in versione “religiosa”. Al “bar” preferiscono la parrocchia e il volontariato, all’”anarchia e alla libertà” contrappongono un mondo dai “confini fisici molto immediati, e confini mentali fissi come una liturgia”. Nel corredo della loro normalità la fede è un lato irrinunciabile (“siamo cattolici – credenti e cattolici”), ma proprio in questo terreno di ordine, tranquillo e apparente, germoglia il seme di una qualche follia, sconosciuta a tutti, persino a loro stessi. Una follia che rischia di farli sconfinare in un mondo diverso, parallelo al loro ma completamente alieno: è la dimensione popolata da “quegli altri”, quelli per cui la “chimica della vita non produce formule esatte ma spettacolari arabeschi”. Non sono morali, né prudenti, non hanno vergogna, sono naturalmente ricchi e, cosa che li rende davvero diversi, dispongono di destini tragici. Andre appartiene a questa dimensione. Il suo vero nome è Andrea ma è una ragazza: bellissima, senza ostentazione, disinibita, è di tutti e di nessuno, irraggiungibile, segnata irrimediabilmente dalla vita. Come un ciclone si insinuerà tra i componenti del gruppo, dapprima nelle loro menti, poi nei loro cuori e nei loro corpi. In lei si perderanno in più d’uno o tutti e quattro, scoprendo così il vero significato del dolore, del sesso, persino della morte. Tutto quello che è davanti ai loro occhi, ma tuttavia non è visto e capito, potrebbe finalmente rivelarsi nella sua pienezza e verità. Come nell’episodio dei discepoli di Emmaus, il brano del Vangelo preferito dai protagonisti, in cui la natura del Messia si rivela quando lui è ormai svanito.
Parabola di vita, romanzo di formazione, Emmaus segue il percorso di quattro giovani uomini alla scoperta del mondo e di loro stessi, delle loro potenzialità positive e negative, dei labili confini tra perdizione e salvezza. Sullo sfondo gli adulti, i genitori, rimangono figure evanescenti. Solo a tratti escono dal loro torpore per cercare un contatto con i figli, con imbarazzo e quasi con timore. “Non leggono la burrasca in arrivo così li lasciano andare al largo”.
Baricco invece ci spalanca le porte delle loro giovani menti e mette a nudo le loro anime acerbe. Le racconta attraverso le loro stesse parole e ci trascina così vicini ai loro cuori che ci sembra di sentirli battere nelle pagine.

mercoledì 25 novembre 2009

QUANDO MI GUARDI, VITTORIA

Ti accorgi
quando il mio sguardo
arriva dritto
per dritto.
Tu lo capisci,
l'hai sempre saputo
e mi sorridi complice.

"E non ti stupire, babbo,
così è...,
non puoi nascondermi
la vastità orizzontale
della tua meraviglia."

Chi ti ha parlato, bambina mia
prima di conoscermi.
Forse Fulvio, forse l'altro nonno.

COMPIERE QUARANT'ANNI

1-Sparire non risolverà nulla: affronta il problema di petto e fai una festa
2-Non c'è bisogno d'invitare la tua classe delle medie per una rimpatriata
3-Montaggi di vecchie foto e playlist della musica del liceo non faranno che sottolineare l'inesorabile
4-I quaranta sono i nuovi trenta, ma i cinquanta sono sempre i cinquanta
5-Si dice che ognuno nella vita dovrebbe fare tre cose: scrivere un libro, fare un figlio e piantare un albero. Se non non ne hai fatta ancora nessuna, almeno pianta un albero.

martedì 24 novembre 2009

AMORE MIO

Ti amo,
mia cara compagna eterna.
Tu che appari quando meno
aspetto
la tua dolcezza fragola.
Basta una finestra
e la sua rifrangenza
pomeridiana.
Quando t'avvicini
rabbrividisco al buio
e scrivo poesie tranquille.

La tua presenza a lato
non sarà mica come gli angeli di Berlino?
E' una certezza questa lieve tenera carezza
che s'appoggia.

Ti prego,
continua a sussurrarmi nostalgia
mia melodica melanconia.
Fatti sentire, quando puoi...
portami con te fino alla fine.

domenica 22 novembre 2009

ALBERTO NASSI

Sono fratello dell'uomo con l'armonica
come lui suono alle erbe dei muri
ai fiori di plastica legati agli altari
sui bordi della strada, alle ringhiere.

Come lui suono alle erbe dei muri
a secco, Asplenio e cimbalaria
sono miei alleati, un'aria
stonata mi distingue dai muti.

Ai fiori di plastica legati agli altari
lungo la cantonale - memorie di ammazzati
delle lamiere - affido la mia voce
fatta di parole rubate.

Sui bordi della strada, alle ringhiere
il nostro dio lascia una frasca
scomposta. Ricordati, fratello:
nel filo d'erba è racchiusa la grazia.

sabato 21 novembre 2009

ANDRE'

Cosa vale quel che sembra
se non l'ombra d'una vanità.
L'apparenza si compensa
con l'avidità.
E tutto quel che vedi,
pura la tua certezza
non è che vana appartenenza.
E quanti tradimenti
ti dà l'apparizione
della fascinazione.

Tu, tu, tu....
sogno ingombrante
della nostra gioventù
Tu
prospetto di estetica
magnetica
e profetica.
Cosa sarai stata mai?

domenica 8 novembre 2009

L'UOMO CHE FISSAVA LE CAPRE di GRANT HASLOV

8 NOVEMBRE 2009

A South Haven, nel Michigan - U.S.A, un'azienda impiegava per la raccolta di mirtilli, bambini dell'età di meno di dieci anni. La più piccola ne aveva cinque. Si chiama Suli.

Oggi ho cucinato Pici con salsiccia, finocchietto e patate. Stasera arista di maiale.

Stasera abbiamo visto "la promessa dell'assassino" di David Cronenberg, un bel film.

LA PROMESSA DELL'ASSASSINO di DAVID CRONENBERG

IL PASSIVO DEL MIO BILANCIO IDRICO


A livello accademico è ormai notorio il dibattito a dir poco aspro che persevera fra i due più grandi luminari in ambito del trattamento delle disfunzionalità renale.
Sembra di aver fatto un passo indietro nella storia, visto che la contesa riguarda le teorie e gli assiomi di scenziati americani e ukraini. Irene Piss, docente all'università di Florian nel Minnesota, è la più grande esperta mondiale di regolazione fisiologica dei liquidi; Irina Lurina, decana ormai dell'Università di Sbobvsk, vanta una lunga esperienza nella sperimentazione del diabete insipido.
La scienziata americana, nel suo ultimo libro "Quando non ti scappa potrsti esserti pisciata addosso", fa un compendio dei proprio studi sulla metodologia che il nostro corpo utilizza per regolare il corretto livello di liquidi all'interno del nostro organismo. Il meccanismo di regolazione è determinato da quattro caratteristiche fondamentali: la variabile di sistema (la caratteristica che deve essere regolata); un livello di riferimento (il valore ottimale della variabile di sistema); un sensore, che rileva il valore assunto dalla variabile di sistema, e un meccanismo di correzione, che riporta la variabile di sistema al livello di riferimento. Nel caso specifico la Dottoressa Piss individua nel livello dei liquidi intracellulari (quelli che stanno dentro le cellule), nel livello dei liquidi intersiziale (quelli che riempiono lo spazio compreso tra gli interstizi delle cellule) e nel livello dei liquidi intravascolare (quelli che si trovano all'interno dei vasi sanguigni)le variabili di sistema ed il livello di riferimento che l'organismo regola per la propria corretta funzionalità. I sensori segnalano la perdita di acqua (che può avvenire attraverso la purulenta sudorazione o attravero la minizione urinatoria); il sistema di correzione attiva l'azione della bevuta (nella gran parte dei casi attraverso l'introduzione di acqua oligominerale ma anche attraverso bibite gassate, birra, vino, the, caffè, brodo vegetale o animale, sperma condensato).
Il meccanismo di sazietà dovrebbe inibire la funzionalità del sensore ma è appurato che in alcuni casi (ad esempio nei casi di alcolismo o di sensazione d'affogamento o nelle amanti viscerali di sesso orale) esso non funzioni bene.
La stessa Dottoressa Piss spesso si lecca le labbra e ti guarda con uno strano bagliore negli occhi.
La Professoressa Lurina d'altronde esplica le sue tesi nel saggio del 2007 "Portati le taniche dietro", un libro che ormai fa parte della didattica di ogni università del mondo e che visceralmente affronta il tema della perdita eccessiva di acqua attraverso il rene. Il paziente affetto da tale malattia può espellere fino a 25 litri di piscio al giorno. Motivo per il quale l'esimia professoressa sta dando seguito alla sua grande opera nel volume che uscirà ormai verso la fine dell'anno, "Forse ci vuole la cisterna". In sintesi la biblografia della Lurina dedica il maggiore spazio all'attività degli ormoni responsabili della quantità di sodio e di acqua espulsi dal nostro organismo: l'aldosterone e la vasopressina. L'Aldosterone, secreto dalla corteccia surrenale, provoca la ritenzione di sodio da parte dei reni. La Vasopressina, prodotta dall'ipofisi posteriore, induce i reni ad espellere un'urina più concentrata, come conseguenza di una maggiore ritenzione idrica.
Il dibattito fra le due contendenti si riduce poi a chi fra le due abbia consigliato per prima che è bene lavarsi le mani dopo aver pisciato.
In Italia, la dottoressa Rosa Lavescica, dell'università di Foligno e Urbino, è ferma nelle sue convinzioni: "quando ho sete bevo, quando mi scappa da pisciare, piscio".
La mia conclusione personale è che ho l'ipofisi impazzita.

CREMA DI PATATE CON SPECK CROCCANTE


Ingredienti per 12 persone
porri 75gr
cipolla 75gr
burro 70gr
olio extravergine di oliva 0,5dl
alloro 1 foglia
patate sbucciate 800gr
brodo vegetale 2lt
panna fresca 250gr
crostini di pane qb
prezzemolo tritato 20gr
speck 12 fette

Procedimento
1. Tagliare il porro a julienne. Scaldare una padella e far stufare il porro con l’olio, il burro e la foglia di alloro. Lavare, sbucciare, tagliare a fettine le patate. Unire le patate al porro e stufare.
2. Unire il brodo e far cuocere per 30 minuti circa fino a che le patate non si disferanno. Passare il composto al passaverdura sottile, al mixer oppure al frullatore ad immersione.
3. Rimettere sul fuoco, riportare ad ebollizione e, con l’aiuto della panna, portare alla giusta consistenza.
4. Mettere le fette di speck in forno a 200°C. Toglierle appena saranno croccanti (serviranno 10 minuti circa).
5. Aggiustare di sapore con parmigiano grattugiato. Servire con crostini caldi e prezzemolo tritato.

MARIO MONICELLI

NON MI PIACE!

C'era una volta un gattino che girellava alla ricerca di qualcosa da mangiare. Affamato si fermava a chiedere ad ogni animale che trovava lungo la via. Per primo trovò una scimma che stava scendendo da un altissimo albero. Subito le chiese: "Scimmia! cosa ti piace da mangiare?". La scimmia, appena scesa, rispose subito ingolosita:"mmm... tante banane".
"Ma non mi piacciono le banane" - esclamo il gatto, che deluso continuò la propria ricerca continuando a camminare per la strada.
Gli si parò davanti poi un asinello al quale fece la stessa domanda. L'asino rispose ragliando: "Hi-Ho, hi-ho! me piase l'erbolina frescolina" disse con accento veneto.
Il gatto tuonò ancora: "Non mi piace! non mi piace!".
Ancora s'incamminò e parlò con una giraffa ed una gallina, con una rana e con un cavallo, ma niente! non c'era nulla che a lui piacesse.
Poi trovò un topolino. Il topolino, alla stessa domanda, affermò che la prelibatezza sognata era tanto, tanto formaggio. Ma il gatto s'indignò ancora e urlò spazientito: "Che schifo il formaggio, puzza di cacio!".
Ormai scoraggiato il gatto stava già pensando di andare a dormire a pancia vuota, quando per caso s'imbattè in una bella gattina. La gattina, ingentilita, la invitò a cenare con lei. Pesce!! pesce!! ecco cosa piaceva a quel gatto secco.

BUDDHA


Tutto ciò che nasce è destinato a morire

STRIEBER WHITLEY - 2012. L'APOCALISSE


Il 21 dicembre del 2012, a mezzanotte in punto, il pianeta Terra si troverà esattamente al centro della nostra galassia. Una situazione astronomica talmente eccezionale da presentarsi soltanto una volta ogni ventiseimila anni. Secondo l'antichissimo calendario Maya, però, l'allineamento del 2012 non si limiterà a segnare una nuova era. Al contrario: il 21 dicembre l'universo intero assisterà in diretta alla distruzione di tutta l'umanità. Cosa accadrà veramente quel giorno? Il mondo si consegnerà alla sua fine? O agli uomini sarà concesso di continuare a esistere assumendo, magari, sembianze fino a oggi impensabili? Nulla può essere dato per scontato eppure una cosa è certa: l'ultima volta che la Terra si è trovata in questa posizione l'uomo di Cro-Magnon - la specie più intelligente mai apparsa sul pianeta - è stato spazzato via da una catastrofe inspiegabile e sostituito dalla specie umana a cui tutti noi apparteniamo. Ma ciò che si conosce del mondo avrà ancora valore dopo il 21 dicembre del 2012? Quel giorno tutti i luoghi sacri del pianeta saranno avvolti da misteriose fiamme: una apocalisse raccontata in questo romanzo visionario e terribilmente spietato

WALTER CHIARI

THE SACRIFICE by MICHEAL NYMAN

JOHN OSBORNE


Chi non ha un mondo suo si diverte a rimpiangere il tramonto di un mondo altrui.

TI VORREI SOLLEVARE di ELISA

PHOTO BY ADREES LATIF

PHOTO BY AKTHAR SOOMRO

METAMORFOSI di AURELIO BULETTI


Diventerò mimosa
per trovare dimora nel tuo orto
per non pensarti, per sentirti solo
perchè tu mi ritrovi quando vuoi
per profumarti l'aria
per non lasciarti mai
per salutarti ad ogni primavera....

MR. WIGGLES

CAMINETTO


1 - Quello che distingue il fuochista esperto dal dilettante è saper mettere la diavolina senza che nessuno se ne accorga.
2 - Se nella stanza la visibilità si riduce sotto il metro, spegni tutto e spalanca le finestre.
3 - Il camino non è un barbecue: togli quelle salsicce.
4 - Camini finti e camini a gas sono un'aberrazione anglosassone che non dovrebbe passare la manica
5 - I libri impilati nel camino da un anno indicano che è ora di metterci davanti uno scaffale di Ikea.

sabato 7 novembre 2009

LA MIA ASSENZA

E lasciatemi al sole
almeno oggi,
signori miei.
Fatemi sedere a guardare
la trasparenza
ed il germoglio delle foglioline.

E datemi il tempo
di vedere abbassare il colore
dell'orizzonte
fino alla vinaccia.

E fate spazio
ai carrelli pieni d'uva
e d'olive mature,
cariche d'amaranto.

Fatemi sognare,
non disturbate
l'avvenenza
e la parvenza,
lo spettacolo
della mia assenza

NON MOLTO LONTANO DA QUI di CARMEN CONSOLI

domenica 1 novembre 2009

1 NOVEMBRE 2009

Domenica passata interamente in casa ma comunque piacevole. A dire il vero stamani una breve sortita per comprare i giornali, poi mi sono messo a cucinare: un disastro, una schifezza ben congegnata. Meno male che avevo due melograne in casa; io e Vittoria ce le siamo mangiate con lo stesso identico gusto. Poi musica e lettura: Morricone e un bel po' di riviste che m'erano rimaste sul comodino dopo la settimana passata a Milano. Per cena un po' di schiacciata con dell'insalata e pomodori. Appena la bambina si è addormentata abbiamo visto un bel film: burn after reading; George Clooney al solito grandioso, film ironico e divertente. L'ho visto tutto, di questi tempi cosa non da poco.

Rispetto per il piano alimentare.

Ancora tanti pensieri per Baaria.

BURN AFTER READING dei FRATELLI COHEN

OSPEDALE di JEAN-PIERRE LEMAIRE


Gridano per sapere
che cosa voglia il male rendendoli pazzi
che cosa sia necessario confessare
al carnefice muto
Attraversando talvolta
la bruma delle lampade
la loro donna è lì
la riva dolce
il volto
Sopra il tavolo
le medicine
ma loro, torturati
sotto pseudonimo
sono gli ostaggi
di un verbo
inaccessibile

HALLOWEEN

1 - Festeggiare Halloween fuori dal continente americano è una scelta al limite del buon gusto.
2 - Se manderai tuo figlio a chiedere caramelle ai vicini, prima fai un giro del condominio per distribuirle
3 - Halloween non è carnevale: lascia stare il costume da coniglietta di Playboy e vestiti da strega vecchia e brutta
4 - Quando un bambino insiste per avere una zucca intagliata, è bene avvertirlo che poi mangerà risotto alla zucca per una settimana
5 - Non sprecare energie a remare contro Halloween, ricorda che il vero nemico è sempre e solo San Valentino

SEDUTO A GUARDARE


Bisogna tornare,
e deve passare del tempo.
Tornare per respirare e per guardare
l’ampiezza.
Da solo mi sono incamminato
fra i sassi e le luci,
nel freddo che conosciamo solo da bambini.
E’ da quassù che posso ascoltare con gli occhi socchiusi.
E’ da quassù che posso rigare ancora il volto vecchio,
con la trasparente innocenza d’un ultima lacrima.

Bisogna tornare per riascoltare il vociare delle nostre case,
dei campetti e delle piazze.
Per sentire ancora il rumore dei ciottoli sotto i piedi piccoli.
E farsi salire la febbre per correre ancora giù,
in discesa,
per l’eccitazione di sentirsi pieni di speranza
e di vento.
Per arrivare col fiatone dove tutto l’universo ci spinge,
fra le braccia di nostra madre.