domenica 21 marzo 2010

SAKAMOTO


Le strisce non finiscono mai,
seguono la tonalità d'un colore.
E le note si tengono ancora per mano,
tracciano variabili segnali sul mio avambraccio.

Addestri il passo
da formica,
d'ape,
da falena,
da cane triste
che fermo,
è
improvviso
e bambino.

Sakamoto,
chi ti ha svelato i percorsi
dei miei segreti?

Forse al buio
ci siamo conosciuti?

Ah!, se riuscissi a ricambiarti
nel pozzo dei tuoi sguardi...
potremmo scoprire tutta,
tutta la verità.

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