sabato 4 dicembre 2010

TIZIANO.


Alto su quel crinale dell'Himalaya, davanti a un oceano di montagne godi di sentirti vivo, di sentire la tua carne trafitta dalle ondate di vento. Mi sentivo così pieno di immenso. E poi fai un piccolo salto e senti che tu sei il vento. Questi alberi di doeodara, da secoli lì, sotto le intemperie, e io seduto ai loro piedi. Era come se la loro linfa, il mio sangue, il mio respiro fossero tutti la stessa cosa, e io fossi parte di quella.

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