domenica 23 agosto 2009

CERVELLO e FEGATELLO

Bisogna avere fegato e cervello. Credevo fosse un modo di dire di quei tipi d'avventura del cinematografo ed invece, minchia, mi ritrovo a leggere che il fegatello è molto più vicino al cervello di quanto lo sia al pisello. Eppure da un punto di vista spaziale non dovrebbe essere così!. Il fegato invece è responsabile di tenere le scorte d'energia per il cervello: ecco perchè ho sempre il fegato grosso e sono così poco intelligente! Ed ecco perchè non mi funziona tanto bene il pisello!

Seri: mi siedo a tavola ed il menù grida: spaghetti con olio d'oliva, fesa di tacchino al limone e, per chiudere, Tiramisù! Tradotto in sostanze nutritive: Carboidrati e grassi, proteine, di nuovo grassi (abbondanti). Vediamo come il nostro metabolismo utilzza questo pranzo: l'olio d'oliva ed il tiramisù vanno a finire diretti diretti nelle stupende cellule adipose; infatti i lipidi di questi alimenti si trasformano chimicamente in trigliceridi e infine, aumentando di volume, in panzetta. Le proteine del tacchino si scindono in aminoaicidi da utilizzare per il mantenimento della muscolatura e per la sintesi proteica. I carboidrati degli spaghetti danno il carburante da utilizzare per il movimento, per tenere costante la temperatura corporea e per tenere costante, tra le altre cose, il livello di glicogeno nel fegato. Il glicogeno è un carboidrato complesso e insolubile che serve da riserva di energia quando l'apparato digerente è vuoto. Esso si ricrea attraverso l'assorbimento del glucosio dagli alimenti e l'utilizzo di insulina, che è un ormone pancreatitico. Il glicogeno verrà utilizzato quando l'intestino è vuoto, come ad esempio puo' succedere al mattino (ma io alle tre faccio spuntino con pane e nutella). E' importante perchè tale riserva (circa 300 calorie) viene dedicata immediatamente per rifornire di energia il sistema nervoso centrale: perciò il fegatello va a braccetto col cervello. Se poi tu insisti a non mangiare il corpo inizierà ad utilizzare, attraverso un complesso processo chimico, il lardello. Ma quando mai succede? A pancia piena invece il livello di glicogeno può essere in eccesso. Ecco allora che entra in scena l'antagonista dell'insulina, un altro ormone pancreatitico, che si chiama GLAUCONE, immagino ben dotato, che scinde la molecola di glicogeno in glucosio, rilasciandolo.
Tutto questo per dire che sicuramente è prioritario il nutrimento del sistema nervoso centrale e di conseguenza il buon funzionamento di tutte quelle attività che a noi interessano particolarmente.
Riflettendo bene sulla mia dieta sono riuscito ad arrivare a delle conclusioni organiche:
il mio fegato si dovrebbe incazzare, perchè è continuamente assalito da fiumi di glucosio;
il mio pancreas dovrebbe dedicare molto del suo tempo a secernere GLAUCONE piuttosto che insulina: non credo che le mie riserve a breve termine di glicogeno possano soffire!
Le mie cosciotte dovrebbero sempre essere ben rifornite ma soprautto la mia riserva lipidica, triglicerica, adiposo-tartarugosa, panzettosa e manigliosa, mi garantisce di essere garantito, in caso di guerra chimica o di voci incontrollate su virus suini o aviari, di passare un mesetto tranquillamente in autogestione. Certo, è vero anche che mi verrebbe una gran fame!

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