domenica 23 agosto 2009

Vieni!


Tu mi guardi un po' di più
e sempre ancora un po' di più
forse è il mio abito
avito che abito.

Adesso fissi anche più giù
con quel sorriso che sta su
sarà il mio fascino
d'asino, di asino.

Vieni!, vieni!, vieni!.

E la tua bocca mi dà il tu
sguardo lascivo, too tatoo!

Vieni!, vieni!, vieni!.
Vieni!, vieni!, vieni!.

Che mascherata la mia fantasia
porta e finestre son di casa mia
e un senso invalido
da un gusto sordido

Cosa rimane di questa follia
certo l'amaro in bocca che va via
rimane l'abito
avito che abito.

Ma un sogno bello sale su
e io rimango anche di più
a questo tavolo
lecito e tacito.

Son qui fermo da due ore
da quel mio tabù,
dai tuoi occhi blu.

Vieni! Vieni! Vieni

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