sabato 22 agosto 2009

SOTTO IL LETTO


Un fratellino ed una sorellina furono messi sotto il letto dei genitori dalla loro fantasia oscura. Più grandi ed ovali, più neri, di ribes e susina, gli occhi di Ornella; lunghe le linee dei suoi capelli . Questo pensava Arrigo guardandola godendosi il contatto fresco con le doghe di parquet da venti centimetri. Ci si sente più bassi quà sotto, ancora più piccoli e soprattutto non ci si sente al sicuro. Ma si sentono rumori non rivelati, quelli della casa, delle tende smosse, della tv al piano di sotto, del ronzio elettrico, delle automobili a tre chilometri di distanza, dell'onda motorosa al loro passaggio. Si sente la luna muoversi e si avverte chiaramente quando viene coperta; la sedia del babbo cigola quando si rimette dritto davanti allo schermo. Le dita di mamma non cuciono più, nè vibrano sugli strumenti, ma scorrono... come le lettere che digitano sulla tastiera.
Tutto si sente. Non il respiro di Ornella ed Arrigo. C'è silenzio oramai, anche quando la mamma li trova stretti a dormire sotto il cielo metallico della rete del letto. Anche il cuore di Adele è rispettoso per i loro sogni alti, che arrivano fino alle trame romboidali sul fondo del materasso.

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