venerdì 22 gennaio 2010

ARISTOTELE PARTE II



Parliamo di filosofia della conoscenza: l'Aristotele premette che non ci sono idee innate,che quando uno nasce, piccino, non capisce dunque nulla. Non di meno egli sostiene che il piccolo ha capacità di ordinare e raggruppare le proprie conoscenze. Per esplicitare questo concetto posso fare un esempio personale: quando gioco alle costruzioni, con tutti i mattoncini colorati, riesco addirittura a suddividerli per colorazione. Quando vado a rimetterli nei sacchetti di plastica con cui ho soffocato tutti i miei animaletti domestici, riesco a mettere in ogni contentiore un colore diverso. "Certo", voi direte, tu hai quarant'anni. "Certo", rispondo io, ma l'esperienza, appunto, serve per imparare.
Caliamoci dunque nei dettagli: il filolosofo definisce la sensazione come il livello più basso della conoscenza. La sensazione è la responsabile della percezione, e la percezione può dare la possibilità all'intelletto potenziale d'intervenire. La conoscenza è quel fattore che innesca un trascendente intelletto attivo. Traduzione: la sensazione che avverto quando ho irritazione nella zona perianale, dovuta principalmente all'insorgere di emorroidi da stitichezza cronica, mi attiva una percezione (e ci credo!) la quale mi dà la possibilità d'intervenire potenzialmente attraverso varie soluzioni. L'intervento può essere, a seconda delle preferenze, il ricorso ad una pomata tipo emorril crema da 40 gr oppure la sofferenza accettata, anzi ben accetta, in ricordo di esperienza passive con uomini di colore e ben dotati.
Quello che fa passare l'uomo dal intelletto potenziale a quello attivo è l'intuizione, possibile solo in una mente libera di pensare.
Certo che avere l'intuizione del bruciaculo non è il massimo dell'intelligenza, certo una mente sana ti concede almeno il libero arbitrio. E non fate come il sottoscritto che cerca di applicare l'emorril crema 40 gr con un applicatore in carta vetrata da 100.

L'Arista studia il concetto di logica in modo completamente distaccato da l'intelletto, definendola attraverso il sillogismo. Esempio classico:
1 - La mia fidanzata è ha letto con un afro-americano di 19 anni col pisello di 33 cm
2 - Io sono a lavorare e il pc non si riavvia continuando semai a farmi vedere una bluscreen illogica
Dunque la mia ragazza è una grandissima bottana ed io devo smettere di visitare siti porno durante l'orario di lavoro.

La dialettica è invece un vero e proprio scontro fra due chiacchierioni. I ciarlieri si mettono in discussione di fronte ad una platea di gente che non si fa mai gli affaracci suoi. Il vincitore risulterà chi, alla fine, avrà messo in contraddizione gli argomenti usati dall'avversario. Na roba tipo forum, insomma.

Eccoci all'acqua: L'ETICA.
Secondo Aristotele l'etica è quell'insieme di regole di comportamento che devono essere tenute per vivere felicemente. Cazzo, m'interessa a bestia! Sentiamo: l'uomo deve praticare tre forme di vita, quella edonistica - relativa alla cura del corpo -; quella politica, collegata alla vita sociale; quella teoretica che a come fine la ricerca contemplativa della verità.
Chi, come me, è grasso, non vuole stare mai con nessuno, digrigna i denti appena vede un sorriso demente e oltretutto pensa che l'oltretomba sia lo sci dopo Albertone, non è messo tanto benino.
L'Aristotele precisa che ognuna di queste componenti non deve prevalere sull'altra e che tutto deve essere armonico in modo da non creare alterazioni nella propria entelechia (hi, hi, hi,). Insomma, quest'omo ci da un po' di consigli del tipo: non mangiate troppo ma nemmeno pochino pochino. Quando c'è un problema da affrontare non vi cagate sotto ma nemmeno buttatevi a pesce gatto, trombicchiate con moderazione, abbiate rispetto dei carabinieri, siate giusti e ragionate quando dovete fare qualcosa o aprire la bocca, non fate cazzate. Insomma, ho scoperto che Aristotele è la mi' mamma. Però la mi' mamma vo' fa' pure la dottoressa.

Aristotele parla anche del concetto di Philia, cioè di amicizia ma a me fa fatica e poi vi parlerei di necrofilia, filatelia e coltelleria... roba futile.
L'Omo chiacchiera pure d'astranomia, disegnando una mappa dell'universo simile a un tavolo per quattro persone a sedere, ma senza il fiasco nel mezzo (vedi figura in alto).
Aristotele fonda anche la biologia come scienza empirica, per cui n'ha veramente fatte tante, troppe!!! è andato anche a dare noia ai bruchi.

Via... giù.... gnamo: 'st'omo è stato un grand'omo!

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