Ma cosa t'aspettavi?
che potessi fare davvero
quello che dicevo?
Vedi il mio sguardo duro
e la tana della mia barba,
ascolta l'asprezza
della voce greve.
Il genio cammina
nella leggerezza dei silenzi,
nei sussulti trattenuti
dell'animosita'.
Chiudi quel libro rosso,
amore mio
ch'è di vergogna.
E fammi morire continuando
ad imitare i contadini.
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