domenica 7 giugno 2009

7 GIUGNO 2009

Chissà perchè ho sempre parlato poco. Sopratutto da piccolo e ancora da ragazzo. Più che me ne stavo zitto e più sentivo la necessità di stare ad ascoltare; mi duoleva la testa nell'attenzione per le parole degli altri. Rimpiango le frasi mancate da mio padre, quello che poteva dirmi e che invece è rimasto oblio. Forse ancora le cerco e ne ho così sete che le ingurgito tutte, quelle buone e quello meno buone. Senza spirito critico, perchè me ne abbuffo senza digerirne il senso, solo per appagare questo vuoto, questo bisogno d'un punto di riferimento.
Per questo non rispondo mai direttamente, non ne ho la capacità.
Ma oggi non vedo nemmeno la soddisfazione da parte delle persone che mi si rivolgono nell'avere davanti un interlocutore attento; le vedo che parlano e parlano, ma anche se gli stai davanti fisicamente sembrano sole con se stesse. E ne sembrano compiaciute.

Nessun commento:

Posta un commento