venerdì 17 settembre 2010

UN BAMBINO


C'era una volta un bambino.
Non aveva mamma ne papà ma un bel paio di pantaloncini corti.
Camminava per le strade fangose, fra le pozzanghere. Pareva incantato dal tremore dell'acqua, spezzata dai raggi di pioggia o dall'incanto della luna. Giornate intere passavano, e lui continuava ad osservare l'universo di quella terra, lì nel sottoponte. I movimenti degli insetti, il passaggio repentino delle proprie fantasie fra il rannuvolarsi e lo splendore d'un primo sole autunnale.

C'era una volta un bambino.
Non sapeva parlare ma certo portava agli occhi il dono del sogno e del pensiero. Camminava lungo i marciapiedi della periferia, verso un luogo che aveva sentito chiamare "città". Era il 1975, dicevano.
S'allungarono i pantaloni ma lui sembrava rimanere uguale. Per anni girò per città ma non trovò mai casa. Nemmeno bambini. Solo educazione.
Allora morì.

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